Domenica 22 giugno. Nel decimo giorno della guerra lanciata da Israele contro l’Iran entrano in scena gli Stati Uniti a fianco dell’alleato. La nostra diretta
Ore 12:42 – L’Iran minaccia una risposta e dichiara l’intenzione di rivolgersi alla Russia
Le IRGC hanno pubblicato una dichiarazione in cui condannano duramente l’attacco statunitense e annunciano che «in risposta a queste aggressioni e crimini» i loro attacchi contro Israele proseguiranno. I pasdaran hanno poi aggiunto che «l’aggressione odierna da parte del regime terroristico americano ha portato la Repubblica islamica dell’Iran, nell’ambito del suo legittimo diritto all’autodifesa», minacciando «risposte deplorevoli».
Nel frattempo, il ministro degli Esteri Araghchi ha chiesto che venga organizzata una sessione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e ha lanciato un appello a ONU, AIEA, e istituzioni internazionali per discutere dell’a quesitone’attacco statunitense. Araghchi ha poi affermato che «sembra che il Trattato di non proliferazione nucleare non sia più in grado di proteggerci» e ha affermato che si dirigerà a Mosca per parlare con Putin.
Ore 11:57 – Il Regno Unito si schiera a favore dell’attacco USA, l’UE giustifica l’aggressione
Il primo leader europeo a commentare l’aggressione statunitense verso l’Iran è stato il primo ministro britannico Keir Starmer. Questa mattina, Starmer ha pubblicato un post sul social X in cui dichiara che «gli Stati Uniti hanno preso provvedimenti per ridurre la minaccia» nucleare iraniana, giustificando l’attacco statunitense. Voci di condanna alla presunta «minaccia nucleare» iraniana si sono sollevate anche dall’UE: l’Alta Rappresentante per gli Affari Esteri UE Kaja Kallas ha scritto che «non si può permettere all’Iran di sviluppare un’arma nucleare», invitando le parti a sedersi al tavolo delle trattative; Kallas ha affermato che i ministri degli Esteri europei si incontreranno domani per parlare della questione. Analoghe le reazioni del presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e della presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Il ministro degli Esteri iraniano Araghchi ha commentato la presa di posizione europea: «La settimana scorsa eravamo in trattative con gli Stati Uniti quando Israele ha deciso di far saltare in aria la via diplomatica. Questa settimana abbiamo avuto colloqui con Regno Unito, Francia e Germania, e gli Stati Uniti hanno deciso di far saltare in aria la via diplomatica. Quale conclusione possiamo trarne? Per la Gran Bretagna e l’Alta Rappresentante dell’UE, è l’Iran che deve “tornare” al tavolo delle trattative. Ma come può l’Iran tornare a qualcosa che non ha mai lasciato, né tantomeno fatto saltare in aria?».
Ore 11:14 – Iran e Israele continuano a scambiarsi attacchi: attaccato l’aeroporto di Ben Gurion
Ancora nessun attacco sugli obiettivi statunitensi; il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha definito gli attacchi statunitensi «oltraggiosi», minacciando possibili ritorsioni. Tanto nella notte, quanto questa mattina, tuttavia, la Repubblica Islamica ha lanciato una nuova ondata di missili sul territorio israeliano, colpendo Tel Aviv e Haifa. La capitale israeliana, in particolare, ha riportato diversi danni, e sul web girano video e foto che ne ritraggono gli edifici distrutti.
Il portavoce del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) ha inoltre annunciato di avere preso di mira l’aeroporto di Ben Gurion, il centro di ricerca biologica israeliano e alcuni «centri di comando e controllo alternativi». Da quanto comunicano le IRGC, in questa nuova ondata di attacchi, l’Iran avrebbe usato per la prima volta il missile balistico a testata multipla Khyber-Shakan. I danni alle strutture risultano ancora ignoti.
Israele, nel frattempo, ha chiuso il proprio spazio aereo e interrotto i voli di rientro per gli israeliani all’estero. L’aviazione israeliana ha poi lanciato un attacco nelle aree occidentali dell’Iran. I missili israeliani si sono abbattuti su Tabriz, la maggiore città dell’area nord-occidentale dell’Iran.

Ore 10.35 – Cosa si sa dei danni sulle centrali iraniane
L’attacco degli USA sui siti nucleari iraniani è stato annunciato dal presidente Trump attorno alle 2 di oggi. Un’ora dopo è arrivata la conferma dell’avvenuto attacco da parte dei media iraniani, secondo cui le centrali sarebbero state evacuate prima dell’attacco. Dopo essersi complimentato con i propri militari, Trump ha affermato che l’attacco avrebbe completamente distrutto le capacità nucleari di Teheran, mentre dall’Iran non arrivano nuovi aggiornamenti sull’entità dei danni causati dall’attacco. L’AIEA, tuttavia, sostiene che «non sono stati segnalati aumenti dei livelli di radiazioni fuori sede a seguito degli attacchi statunitensi contro i siti iraniani».
Ore 8.00 – Nella notte bombardieri USA hanno colpito siti nucleari iraniani
Tradendo ancora una volta sé stesso – visto che appena due giorni fa aveva dato all’Iran un ultimatum di 14 giorni – nella notte il presidente statunitense Donald Trump ha ordinato un attacco contro l’Iran, entrando ufficialmente in guerra al fianco di Israele. I bombardieri americani hanno colpito i tre principali siti nucleari del Paese: Fordow, Natanz ed Esfahan.
Dopo aver rivolto le «congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani», Trump ha annunciato che ora «è l’ora della pace». Una dichiarazione che suona più come una minaccia che come una promessa. Con il termine «pace», il presidente statunitense sembra infatti intendere la resa completa di Teheran, inclusa la rinuncia definitiva al programma nucleare. Ha precisato che l’alternativa è «tra pace e tragedia», avvertendo che «qualsiasi azione di ritorsione iraniana sarà contrastata con una forza molto superiore a quella osservata questa notte».
Il contesto dell’attacco
L’attacco lanciato dagli Stati Uniti all’Iran segue giorni di tensione e incertezza, in cui gli USA hanno mobilitato un gran quantità di aerei da guerra nella regione. Due giorni fa il presidente Trump ha annunciato che avrebbe deciso se attaccare i siti nucleari iraniani entro 14 giorni. I bombardamenti statunitensi arrivano dopo l’escalation militare tra i due Paesi innescata da un attacco israeliano contro obiettivi militari e nucleari iraniani, con cui Israele ha ucciso diversi vertici militari iraniani. L’aggressione è stata motivata adducendo al contenuto di un recente rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica che segnalava gli elevati livelli di arricchimento dell’uranio registrati nelle centrali iraniane: Israele ha accusato l’Iran a un passo da dotarsi di un arsenale nucleare, affermazione smentita dalla stessa AIEA. L’attacco di questa notte arriva dopo le continue richieste di Israele che ha continuato a descrivere il programma di arricchimento nucleare iraniano come una minaccia per Israele e per il mondo.
E cosa commento? Pacifista vegana buddista non ho parole
Certamente da fare i complimenti a Mr Peace, o Mr Bluff “Trump” per averci portato di nuovo in una guerra globale. Attaccare senza una dichiarazione di guerra, ne fa come quel sionista medio-orientale, un criminale di guerra alla pari. La prossima volta che sento ancora dell’attacco “false flag” di Pearl Harbor” vomiterò. Complimenti Mr “Bluff” President!!!!
Impossibile dimenticare quando bombardarono i civili in Sicilia e Città come Padova e Treviso, mentre i conigli Italiani si preparavano a festeggiare l’arrivo dei peggiori invasori della storia del Mondo, i genocidi dei nativi Americani.
Ora sono ancora in Guerra come sempre e se il risultato delle guerre è in mano a Dio o al Demonio, lo vedremo presto.