Sabato 14 giugno, secondo giorno di guerra tra Iran e Israele. Continua anche oggi la nostra diretta. Potete consultare gli aggiornamenti precedenti qui.
Ore 19:20 – L’Inghilterra sta inviando un contingente militare in Medioriente per “supporto alla regione”
Il primo ministro inglese Keir Starmer ha dichiarato ai giornalisti che l’Inghilterra sta inviando mezzi militari, tra i quali anche jet da combattimento, nella regione mediorientale «per fornire supporto alla regione». Secondo quanto riferito da un portavoce del primo ministro, gli spostamenti sono iniziati già nella mattinata di venerdì 13 giugno, a poche ore dall’inizio dell’attacco israeliano.
Ore 18:30 – Telefonata Trump-Putin per discutere della crisi in Medioriente
Il presidente statunitense Donald Trump e quello russo Vladimir Putin hanno avuto una conversazione telefonica di circa 50 minuti, nel corso della quale avrebbero discusso del conflitto tra Israele e Iran. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa, che riferisce come, nel corso della telefonata, Putin avrebbe condannato l’operazione militare di Israele contro l’Iran e dichiarato che Mosca è pronta a porsi come intermediaria nel conflitto in corso. Trump, invece, avrebbe definito «efficaci» gli attacchi di Tel Aviv contro Teheran. Entrambe non avrebbero escluso un ritorno ai negoziati per la questione iraniana.
Ore 17:30 – Bombe israeliane su giacimenti di gas iraniani
Secondo numerosi media iraniani, Israele avrebbe bombardato giacimenti di gas e le infrastrutture di South Pars, nella provincia meridionale di Bushehr. Si tratta di uno dei più grandi giacimenti di gas al mondo, che rappresenta quasi l’80% della produzione totale di gas dell’Iran. Sul posto si sarebbe sviluppato un incendio.
Ore 15.20 – IDF: “Eliminati oltre 20 comandanti iraniani, Teheran attaccherà nuovamente stanotte”
L’esercito israeliano ha riferito di aver eliminato oltre 20 comandanti iraniani dall’inizio dell’attacco, tra i quali il capo della Direzione dell’Intelligence delle forze armate, Gholam-Reza Marhabi, e un ufficiale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), Mohammad Bagheri. Marhabi era considerato il più alto ufficiale dell’intelligence israeliana, scrive l’IDF, ed avrebbe avuto un ruolo chiave negli attacchi contro Israele nell’ultimo anno e in quelli precedenti. Bagheri, invece, si occupava di supervisionare le capacità dei missili superficie-superficie e da crociera a lungo raggio, principali strumenti offensivi dell’Iran contro Israele.
Attraverso una comunicazione avvenuta tramite i propri canali radiofonici e citata da Al Jazeera, l’esercito israeliano ha inoltre riferito di aspettarsi nuovi attacchi dall’Iran questa notte.

Ore 14.30 – La Francia aumenta la sicurezza per timore di attentati
In una comunicazione diffusa ai prefetti delle varie regioni francesi e visionata dai media francesi, il primo ministro Bruno Retailleau ha dato ordine di aumentare la sicurezza in tutti quei siti che potrebbero essere oggetto di «attacchi terroristici o dolosi da parte di una potenza straniera», in particolare luoghi di culto, scuole, edifici statali e istituzionali e siti ad alto traffico quali raduni festivi, culturali o religiosi. Il ministro avrebbe dato indicazioni di monitorare in particolare le persone «di nazionalità iraniana o con legami con l’Iran».
Ore 12:30 – IDF: “Eliminati 9 scienziati del programma nucleare iraniano”
L’esercito israeliano ha riferito di aver eliminato 9 scienziati che stavano lavorando al programma nucleare iraniano. «Tutti gli scienziati e gli esperti eliminati, in base alle informazioni di intelligence, sono stati fattori chiave nello sviluppo delle armi nucleari iraniane», riferisce il comunicato, «la loro eliminazione rappresenta un duro colpo per la capacità del regime di acquisire armi di distruzione di massa».
Ore 11.40 – L’Iran a USA, Francia e Gran Bretagna: “attaccheremo le vostre basi se fermerete attacchi contro Israele”
Il governo iraniano ha lanciato un monito contro gli Stati Uniti, la Francia e la Gran Bretagna, avvertendoli di ripercussioni in caso tentino di impedire gli attacchi contro Israele. Lo riporta Al Jazeera, citando l’agenzia di stampa iraniana Mehr. «Qualsiasi Paese che partecipi a respingere gli attacchi iraniani contro Israele sarà soggetto al bersaglio di tutte le basi regionali del governo complice, comprese le basi militari nei Paesi del Golfo Persico e le navi e le imbarcazioni navali nel Golfo Persico e nel Mar Rosso da parte delle forze iraniane» riporta il comunicato.
Ore 11 – Teheran: almeno 60 morti nel crollo di un edificio, uccisi anche due ufficiali. Media: “la guerra continuerà anche nei prossimi giorni”
Almeno 60 persone, delle quali 20 bambini, sarebbero state uccise nel crollo di un edificio residenziale colpito dagli attacchi israeliani. Tra le vittime degli attacchi si contano anche due vicecomandanti dello Stato Maggiore, il generale Gholamreza Mehrabi e il generale Mehdi Rabbani.
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa iraniana FARS, che cita fonti informate iraniane, la guerra si estenderà anche nei prossimi giorni e «includerà anche basi statunitensi nella regione», dove «gli aggressori saranno l’obiettivo di una risposta iraniana decisa e su vasta scala». Questa mattina, l’Iran ha annunciato la sospensione di tutti i voli nazionali fino a nuovo avviso.
Ore 9:40 – Il Consiglio di Sicurezza ONU invita “alla de-escalation e alla diplomazia”
Nel corso di una riunione d’emergenza tenutasi dopo l’inizio dell’attacco israeliano contro l’Iran, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha esortato entrambe le parti «alla de-escalation e alla diplomazia» per non aggravare la già fragile situazione in Medioriente. «La tempistica degli attacchi israeliani segna un nuovo, preoccupante anello nella “catena di tensioni” che minaccia la stabilità regionale e globale» riporta un comunicato.
Poche le condanne a Israele, la maggior parte delle quali accompagnate da dichiarazioni che rimarcano il «diritto di Israele a difendersi». Gli Stati europei, in particolare, hanno sposato la linea degli Stati Uniti, che hanno condannato l’esistenza di un programma nucleare in Iran. Il rappresentante dell’Iran ha definito Israele «il regime più pericoloso e terroristico al mondo» e ha condannato la complicità di USA e Occidente.
14 giugno – Ore 7:30 – Nuovi attacchi nella notte: missili iraniani uccidono almeno 3 israeliani
Nella notte sono proseguiti gli scontri tra Israele e Iran, ormai in guerra aperta. Diversi bombardamenti israeliani hanno colpito Teheran, prendendo di mira anche l’aeroporto. Numerosi video mostrano dense colonne di fumo levarsi dallo scalo internazionale della capitale. Esplosioni sono state segnalate anche nelle città di Isfahan e Kermanshah.
All’alba, una nuova ondata di missili iraniani ha colpito Israele; almeno uno è riuscito a superare lo scudo difensivo Iron Dome. Gli attacchi iraniani hanno causato la morte di almeno tre persone e il ferimento di ottanta, alcune delle quali in gravi condizioni.
Il contesto dell’attacco
L’attacco lanciato da Israele contro l’Iran nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno segue mesi di crescenti tensioni, culminati negli scorsi giorni con la pubblicazione da parte dell’AIEA di un rapporto che segnalava «irregolarità» nel monitoraggio delle centrifughe iraniane. Il presidente USA Donald Trump, pur ribadendo che Washington non ha preso parte all’operazione, ha espresso preoccupazione per il possibile coinvolgimento di forze americane sul terreno, invitando entrambe le parti alla massima moderazione. Il tycoon ha dichiarato che l’attacco gli era stato annunciato da Netanyahu. La comunità internazionale guarda con apprensione ai prossimi giorni, temendo che la crisi possa degenerare in un conflitto su larga scala. Gli investitori hanno già fatto salire il prezzo del petrolio, e i mercati regionali riflettono una volatilità mai vista dall’ultimo conflitto israeliano-libanese. Poco fa, le autorità di Teheran hanno dichiarato che, alla luce dell’attacco israeliano, l’Iran non parteciperà al sesto round di negoziati con gli USA sulla questione del nucleare, previsto per domenica a Muscat, in Oman.
Non amo gli Ayatollah, andati al potere a fine anni 70 grazie a quei cazzoni di francesi. Però ho sempre amato l’ arte e la cultura persiana e quindi non ho dubbi per chi parteggiare. Spero che Usa e Israele si rompano i denti: l’ osso questa volta è davvero duro.
e dopo l’Iran, chi sarà il prossimo stato bombardato, occupato dal governo israeliano ?
L’Italia, ma non occorre bombardarlo muore già da se per sottomissione, anzi ci manderanno sempre più gente dall’Africa a sostituirci dopo averci estinti.
Fortuna che qualche italiano furbo compensa andando a vivere in Africa 😉
Mi domando perché non spostate questo cavolo di Israele altrove. Visto che nella zona vivono solo una steamaggioranza di arabi
Perchè fa comodo lì agli USA, è una posizione strategica. A loro non interessa la Pace, la risoluzione dei conflitti, a loro interessa perseguire il controllo sul Mondo, con gli strumenti che reputano necessari. Persone, Popolazioni, Nazioni, Ambiente, tutto è sacrificabile per loro. E allargando a destra e allargando a sinistra, è un attimo che il conflitto diventi globale… la terza guerra mondiale.
Quanto parla l’Iran e che poco che fa, spero capiranno la storia di quello che pregava Dio ogni notte di farli vincere la lotteria finché Dio gli rispose, io posso farti vincere la lotteria, se prima tu comperi il biglietto, e cominciano a fare vera scienza bellica con l’aiuto di Russia, Cina, Corea del Nord e magari Pakistan,
Questa frase, peraltro ripetuta due volte nell’articolo, sembra una contraddizione: “L’esercito israeliano ha dichiarato che l’attacco contro l’Iran non è parte di un piano preparato da tempo. «Questo è un attacco che abbiamo preparato per molti lunghi mesi, anche mentre operavamo contemporaneamente a Gaza, in Libano e contro lo Yemen» ha dichiarato l’esercito israeliano in una nota.”
Grazie per la segnalazione, si trattava di un refuso, ora corretto.
E’ rimasta la ripetizione con la vecchia versione 😉
L’Iran dovrebbe farsi prestare una bomba atomica dalla Corea del Nord per liquidare Israele, cancro del MO.
Non pensiamolo nemmeno: questa sarebbe una azione che colpirebbe la popolazione civile e la bomba atomica non è pensabile utilizzarla, mai. Ne conosciamo anche troppo bene gli effetti, nel presente e nel futuro, già è stata testata sulla popolazione civile in Giappone nel 1945. Bisogna colpire, se mai, i governanti che danno questi ordini folli e ancor meglio la mano nascosta, il deep state, che c’è dietro queste azioni. Per esempio a Stoccolma in questi giorni, al Gran Hotel, si riunisce il club Bilderberg: sono loro i veri criminali, quantunque sembrino puliti. Scriviamo ai signori dei BRICS, all’AYatollah di organizzarsi per colpire in modo chirurgico lì. E poi la Casa Bianca, Roma, Parigi, Londra, Berlino. Lavorando sulle masse, tanto oramai il Re è nudo e già buona parte della popolazione occidentale sarebbe disposta a ghigliottinare i propri criminali capi di Stato.
Se tutti noi quando prendiamo una grave malattia contagiosa, invece di stare a letto, facciamo lo sforzo di andare a parlare coi governanti venduti, puliremo il mondo in fretta.