mercoledì 9 Ottobre 2024

Il Tg La7 distorce un sondaggio per far sembrare gli italiani favorevoli a colpire la Russia

In merito alle opinioni degli italiani sull’utilizzo delle armi inviate all’Ucraina, il TG di La 7 gioca con i numeri, dandone un’interpretazione esattamente opposta allo scenario che in realtà delineano. È quanto accaduto nel corso del telegiornale diretto da Enrico Mentana la sera del 23 settembre 2024, in cui sono stati analizzati i risultati di un sondaggio SWG sulla questione e, in misura ancora maggiore, con la successiva pubblicazione della notizia sul sito ufficiale del TG. In entrambi i casi, infatti, si è cercato di lasciare intendere che il 54% degli italiani sia favorevole all’utilizzo delle armi sul suolo russo. In realtà, tale risultanza a livello percentuale era circoscritta a un’indagine effettuata sul solo campione rappresentativo delle persone già favorevoli all’invio delle armi a Kiev, che rappresenta meno della metà (il 48%) del totale dei cittadini. Armonizzando i dati, infatti, si può constatare come gli italiani favorevoli all’utilizzo di armi sul suolo russo non siano affatto la maggioranza, bensì soltanto il 25,9%. Dato che, però, nelle slide non ha trovato spazio.

Nella prima slide mostrata nel corso del telegiornale si esaminava l’opinione degli italiani sul generale invio delle armi in Ucraina da parte del nostro Paese. Il 48% è risultato favorevole, il 34% si è detto contrario e il 18% ha affermato di non avere un’opinione in merito. Il conduttore Enrico Mentana è poi passato all’analisi della seconda slide, dicendo: «Tra coloro che sono favorevoli all’invio delle armi, qual è la loro posizione riguardo il colpire anche obiettivi militari in territorio russo?». A questo quesito, il 46% degli intervistati si è dichiarato contrario e il 54% favorevole, mostrando come il sotto-campione di coloro che sono d’accordo con l’invio delle armi a Kiev si trovi spaccato praticamente a metà sull’ipotesi del loro utilizzo per colpire obiettivi militari in Russia. Eppure, Mentana ha reagito manifestando grande stupore, affermando testualmente: «Questo è un esito netto. Sorprendente, ma netto». Insomma, seppure il preambolo di Mentana fosse corretto, appare assolutamente illogica la manifestazione di grande meraviglia conseguente alla messa in onda della seconda slide. I cui risultati, di «sorprendente» o «netto», non sembrano avere proprio nulla. Essa ha due possibili spiegazioni: o il conduttore di La 7 si è dimenticato di quanto detto un attimo prima, oppure – da persona altamente navigata dal punto di vista della gestione dei tempi televisivi – ha deliberatamente scelto di indurre in errore lo spettatore.

Ma non è finita qui. La portata dell’“inganno” appare ancora maggiore se osserviamo l’articolo pubblicato sul portale online del TG di La 7, in cui sono stati riportati i risultati dell’indagine. All’interno del pezzo, proprio al di sopra della slide che mostra i risultati del quesito posto ai cittadini in merito all’utilizzo delle armi sul suolo russo, si afferma infatti esplicitamente che «la maggioranza degli italiani (54%) ritiene che sia giusto utilizzare le armi inviate dal nostro Paese per colpire obiettivi militari in Russia». Che, come abbiamo visto, non è altro che una fake news.

Ricapitolando, secondo il sondaggio il 48% degli italiani si dice favorevole all’invio di armi in Ucraina e solo il 54% di quel 48% è d’accordo con il loro utilizzo in Russia. Dunque, complessivamente, i cittadini italiani favorevoli all’impiego delle armi in territorio russo sono il 25,9%, ovvero circa uno su quattro. Al contrario, il restante 46% tra i favorevoli all’invio delle armi a Kiev, ossia il 22,1% del totale, si dice contrario all’uso delle armi in Russia. Aggiungendo a tale schiera il 34% di coloro che si rivelano contrari all’invio delle armi in generale, possiamo constatare come il 56,1% degli italiani (la netta maggioranza) si dica contrario all’uso delle armi in territorio russo. Esattamente l’opposto di quanto fatto trapelare dal TG di La 7.

[di Stefano Baudino]

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18 Commenti

  1. Semplicemente la 7 è in mano agli Ebrei, come la maggior parte dei Media, ma non preoccupatevi la Storia è fatta dalla verità che segue un’altra verità all’infinito, le bugie non la cambiano.
    Se i Cristiani impareranno a fare affare tra di loro, senza farsi affascinare troppo dagli inganni, questa cose spariranno, al peggio arriveranno i Mussulmani a farci la sostituzione etnica che gli imbecilli hanno sempre meritato.

  2. chiamare Mentana GIRONALISTA e’ un insulto alla categoria. E’ un prezzolato produttore di fake news, con Open infatti “controlla” le fakenews x Meta ed altri, ricordiamoci cosa ha detto e fatto durante il covid. non dimenticare MAI. !!

  3. Sondaggio dell’ultima ora. Alla domanda “Lei guarda il TG7?” il 9% degli intervistati ha risposto “Sì”. A quelli disposti a sorbirsi il TG7 è stato chiesto “Considera Mentana un giornalista?” il 99% degli intervistati ha risposto “Sì”.
    Questo è un esito netto. Sorprendente, ma netto!
    Il 99% degli italiani considera Mentana un giornalista!!!

  4. Sembra un maldestro gioco delle tre carte. Ma lo scopo e di piu ampia portata. Si approfitta della disattenzione (e stanchezza) del telespettatore per propinare delle interessate falsita. L inganno e marchiano. Uno studente di scuola media avrebbe rilevato l assurdita di una statistica falsa e addomesticata. A quale scopo?. Per affermare la tanto declamata etica giornalistica?. Per rafforzare il feroce attacco che stampa e televisione portano omai da anni (e non solo in Italia) al sacrosanto diritto del cittadino all informazione?.Ci domandiamo a quali reconditi interessi si sacrifica la tanto decantata liberta.

  5. Quello di mentana mi e sembrato uno stupido gioco delle tre carte.Quella che era una maldestra,ma molto inreressata,manipolazione statistica aveva altri fini che la semplice disinformazione. DA CHI si fanno inspirare insospettabili giornalisti * liberi?. Mi meraviglia che in pochi, stampa – televisione,abbiano criticato e condannato questo grave attacco all etica giornalistica.

  6. Alla faccia della libertà di espressione e della correttezza dell’informazione. Personalmente ho interrotto i miei rapporti con l’informazione della 7 dalla morte di Navalny per il bieco servilismo mostrato in quella occasione, del resto già ampiamente dimostrato in corso della pandemia.

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