domenica 16 Giugno 2024

Overshoot Day: da oggi l’Italia consuma risorse naturali che non avrebbe a disposizione

A partire da oggi, se tutta l’umanità consumasse come gli italiani, avremmo terminato le risorse naturali prodotte dalla Terra per tutto il 2024, e staremmo utilizzando quelle previste per il 2025. Il 19 maggio è infatti l’Overshoot Day italiano, ossia quel giorno in cui, mettendo a confronto la biocapacità globale con l’impronta ecologica del nostro Paese, finiremmo virtualmente tutte le risorse disponibili per l’anno corrente. Il giorno di inaugurazione di deficit ecologico è in leggero ritardo rispetto all’anno scorso, in cui l’Overshoot Day italiano era caduto il 15 maggio, ed è comunque meglio di quello dell’Unione Europea, visto che il giorno di sovrasfruttamento è già caduto il 3 maggio. In ogni caso, secondo l’organizzazione internazionale Global Footprint Network, se tutti consumassero come l’Italia, servirebbero più di 2,5 pianeti per soddisfare i nostri consumi annui.

L’Overshoot Day è una data che cambia ogni anno istituita proprio da Global Footprint Network, organizzazione che si occupa di contabilità ambientale calcolando l’impronta del genere umano sulla Terra, così come quella dei singoli Stati. Il Giorno del Superamento Terrestre è calcolato mettendo in rapporto i consumi degli abitanti del pianeta con le capacità di rigenerazione delle risorse e con la capacità di assorbire le emissioni da parte degli ecosistemi. Nello specifico, esso viene individuato mettendo in rapporto l’insieme di risorse che la Terra produce in un anno (detta “biocapacità”) con l’area biologicamente produttiva necessaria a rigenerare le risorse consumate da una popolazione umana e assorbire i rifiuti (la cosiddetta “impronta ecologica”). Il risultato di questo rapporto viene dunque moltiplicato per i giorni dell’anno, fornendo l’indice di quella stessa popolazione umana. Più il numero ottenuto si avvicina a 1 (in taluni casi può anche superarlo), meno impattanti sono i consumi della popolazione di riferimento.

L’Overshoot Day terrestre viene annunciato ogni anno in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il 5 giugno. I Giorni di Superamento dei singoli Paesi vengono invece pubblicati il primo gennaio di ogni anno, e si fondano sui dati di consumo e produzione di quello precedente. Questo significa che al di là delle complicazioni formali dovute per esempio alla raccolta e alla parzialità dei dati, i giorni stabiliti risultano stime anche in termini sostanziali, non essendo per ovvie ragioni disponibili i dati dell’anno interessato. Il giorno ottenuto restituisce comunque un indicatore importante per stabilire quanto le singole comunità e popolazioni del mondo incidano sul sovrasfruttamento delle risorse terrestri. A tal proposito Global Footprint Network fornisce anche una analisi più approfondita per ciascun Paese, mettendo a confronto le loro impronte ecologiche non solo con la biocapacità globale, ma anche con quella locale: dai grafici messi a disposizione dall’organizzazione, insomma, è possibile mettere in rapporto anche la capacità produttiva dei territori di un particolare Paese con i consumi dei suoi abitanti. Nello specifico, l’Italia consuma oltre 4 volte quello che i suoi territori producono, che tradotto significa che per soddisfare i bisogni degli italiani servirebbero le risorse naturali di “4 Italie”.

I dati relativi all’Italia sono in linea con la politica ambientale che l’esecutivo Meloni sta portando avanti in seno alle istituzioni europee. Per invertire il trend che emergerebbe dai dati e dalle analisi di Global Footprint Network, infatti, servirebbe un sostanziale ripensamento del modello produttivo, e l’Italia ha spesso remato contro quelle iniziative comunitarie che provavano in qualche modo, anche se secondo molti al ribasso, a farlo. Importante, come testimonia la lettera recentemente redatta da 11 Paesi dell’Unione, risulterebbe anche la legge sul ripristino della natura, che aumenterebbe le capacità di smaltimento dei Paesi, e contro cui Roma si sta muovendo sin dal suo concepimento.

[di Dario Lucisano]

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5 Commenti

  1. Chiariamo una volta per tutte che significa overshoot day poichè i giornalisti lo raccontano sempre in modo SENZAZIONALISTICO. Quel giorno finiscono le risorse RIGENERABILI ma è evidente che non posso utilizzare qualcosa che ci sarà nel 2025, quindi attingo a risorse NON RIGENERABILI. Come esempio immaginate di avere un camino e un bosco: finchè utilizzate legna di potatura sono risorse rigenerabili ma se non vi basta e cominciate ad abbattere alberi secolari utilizzate risorse NON rigenerabili (almeno nel breve periodo). Ecco cosa significa. L’overshoot day mondiale ha un senso quello italiano molto poco: siamo 60MLN su 300.000kmq è realisticamente impossibile che le risorse rigenerabili sul suolo italico possano mai essere sufficienti per tutta la popolazione per un anno!

  2. Da sempre sono un sostenitore della “decrescita felice”. Abbiamo veramente bisogno di tutto quello che compriamo?
    Indipendentemente dai calcoli, è chiaro che noi consumiamo troppo, dall’ultimo telefono ai vestiti usa e getta. Ma il consumismo (che crea disastri ecologici e sociali) è figlio del capitalismo che crea e induce continui bisogni che realizziamo solo per provarne altri, all’infinito…
    Quindi la soluzione sarebbe una sola… Vedremmo scomparire molti dei mali del mondo…

  3. Grazie D.L.
    il messaggio è chiaro. Non la farei troppo complicata. Noi consumiamo molto di più di quello che il pianeta possa rigenerare. Specialmente le società ricche e “democratiche” che mangiano tanto e bevono tanto e viaggiano tanto e fanno tante belle guerre.
    Cos’è, un comportamento per confortare chi non ha figli o non ha futuro o non ha amore o chi è autodistruttivo?

  4. I calcoli sono chiari. Sarebbe interessante capire come vengono determinati i numeri in gioco viste le variabili enormi alla base di tutto. Ni sembra la solita iniziativa di facciata utile solo a sbandierarmi in faccia che il problema sono io. Quando si parla di impronta l’unica cosa che mi viene in mente è una schedatura, ma per.il.bene di chi? Del pianeta? Siamo sicuri che quando avranno la mia impronta sarà solo per quello? Ne dubito

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