sabato 27 Aprile 2024

Valditara manda gli ispettori contro gli studenti che appoggiano la resistenza palestinese

Il pugno di ferro del governo inizia ad abbattersi contro la causa palestinese, partendo direttamente dalle scuole e dall’attivismo giovanile. Con una decisione senza precedenti, infatti, il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara ha disposto l’invio di ispettori in due istituti scolastici milanesi – l’Educandato statale Setti Carraro e il liceo Manzoni di Milano -, auspicando addirittura l’arresto degli studenti che stanno manifestando il loro sostegno alle azioni intraprese dalle sigle della resistenza palestinese. Buttandola, come era ampiamente prevedibile, sulla lotta contro l’«antisemitismo».

«Farò partire immediatamente nostre ispezioni nelle scuole coinvolte, chiedendo alla Procura di promuovere un’azione penale per odio razziale», ha affermato ieri mattina Valditara, mentre si trovava in visita alla Scuola della comunità ebraica di via Sally Mayer a Milano per portare solidarietà dopo gli attacchi di Hamas, riferendosi al contenuto di una serie di messaggi apparsi sulle pagine social di alcuni gruppi studenteschi. «Queste persone – ha detto ancora il ministro – devono essere perseguite dalla Procura della Repubblica e spero finiscano in prigione, sono di mentalità nazista, personaggi che devono essere isolati e condannati senza se e senza ma». Valditara ha dato mandato alla direttrice dell’ufficio scolastico regionale di predisporre una dettagliata relazione alla questura per i seguiti di competenza. Tra i messaggi presi di mira dal governo, ci sono “La Palestina vive! La Resistenza vive!” del Collettivo A112 dell’Educandato statale Setti Carraro e “Quant’è bello quando brucia Tel Aviv”, della Kurva Manzoni Antifa, gruppo che sostiene le attività sportive del liceo Manzoni (post che però, stando perlomeno al risultato dei primi accertamenti svolti dalla polizia, risulterebbe riconducibile a un solo studente – non ancora identificato – e non a tutto il collettivo).

A offrire sostegno alla causa palestinese si sono uniti anche gli studenti del movimento Osa di Roma, i quali hanno dichiarato che «terrorista è Israele» e che il movimento «si batterà nelle scuole» organizzando una agitazione studentesca nei territori di tutto lo Stivale «in solidarietà al popolo palestinese». I membri di Osa hanno affermato che «la controffensiva della resistenza palestinese di questi giorni è la naturale e legittima risposta alla barbara occupazione pluridecennale dei territori palestinesi da parte di Israele». Il collettivo ha definitivo «false e pretestuose» le dichiarazioni del ministro Valditara, che «dimostrano la volontà di attaccare e criminalizzare chi denuncia i crimini di Israele ed è per la libertà della Palestina».

[di Stefano Baudino]

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12 Commenti

  1. Ho sessantacinque anni e sono pensionato vi assicuro che non ho mai provato un disgusto verso i politici come in questo momento, ne salvo pochissimi e sopratutto perchè sono i più recenti. Sono convinto oltremodo che questa schifezza e figlia nostra, figlia dell’invecchiamento sociale. In una società che ha più anziani che giovani, l’umanità svanisce, l’egoismo aumenta e i conservatori dilagano (ora sempre più affascinati dal neofascismo). Metteteci il rimabimento berlusconiano degli ultimi trentanni e il gioco è fatto.

  2. Credo che l unico che se ne debba andare via sia lo stesso Ministro , in quanto se lui vorrebbe perseguire degli studenti solo per un opinione diversa dalla sua ( opinabile e contestabile nei termini ) il suo dovere sarebbe quello di far parlare i ragazzi perchè esprimano la loro opinione e fargli conoscere al meglio la questione di Israele e dintorni. Mi rendo conto che a questo governo non piacciono gli studenti che si informano e contestano il pensiero comune ( vedi i pestaggi della Polizia di qualche giorno fa ) facendo passare tutti i non allineati per piccoli criminali , fancazzisti o comunistelli figli di papà come ha detto uno di Fratelli D ‘Italia . Saranno contenti forse se andremo al sabato fascista e alla domenica tutti a messa.

  3. Valditara si legga le risoluzioni ONU che Israele da decenni disattende. Poi la teoria dell’invaso/invasore va a sempre a senso unico, quando ci fa comodo. Si può dire, giustamente, che Putin ha invaso l’Ucraina e seminato morte nel suo popolo, usare tutte le offese possibili, criminale, assasino, sanguinario; se lo fa Israele, da decenni, nei confronti della Palestina, occupa i territori che l’ONU, non il signor nessuno, gli impone di lasciare, lo circonda da un muro che quello di Berlino sembra una favolina, compie nefandezze contro i civili che nessun Paese democratico si sognerebbe di fare, allora no, non si può dire, sei razzista! Il mondo fuori dal nostro orticello ha resistito anche troppo ai nostri doppi pesi e alle nostre ipocrisie. Temo veramente le conseguenze della resa dei conti. Non ho mai visto una situazione internazionale così complicata e pericolosa.

  4. C’è una ragione storica, in Italia come altrove, per cui la scuola e la carriera militare si incrociano. Ne aveva parlato Nietzsche per la Germania. Basta vedere il piglio militaresco di tanti Presidi, quando si o così totalmente estranei da orizzonti culturali ( e anche formativi)

  5. Purtroppo con i fascisti occorre lottare e sottometterli e il Mondo lo sta già facendo, mentre i codardi a Roma temono la pubblicazione dei dossier della CIA sui loro vizi e quindi li servono, il Mondo li conosce già tutti e li punirà.

  6. Ora è considerato “reato” esprimere la propria opinione su fatti attuali? Io ho sempre il timore di dire la mia su fatti storici ed attuali attingendo da fonti (come ad esempio questo giornale online) e dire la mia…per poi essere trattato come uno stregone…mi ricorda i tempi della caccia alle streghe!

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