lunedì 29 Aprile 2024

La bufala degli 857 mila morti per “malori improvvisi” secondo l’Istat e Iss

Sempre più studi scientifici stanno prendendo in esame l’aumento di patologie correlate all’inoculazione (come pericarditi, miocarditi, Guillain-Barré, ecc.). Per esempio uno studio retrospettivo pubblicato sulla rivista Scientific Reports, prende in esame l’“Aumento degli eventi cardiovascolari emergenziali nella popolazione di età inferiore ai 40 anni in Israele durante l’introduzione del vaccino e la terza ondata di Covid-19”, mentre uno studio condotto dalla Yale University e pubblicato sulla rivista Science Immunology, fornisce nuove informazioni sulla infiammazione cardiaca post-vaccino, un effetto collaterale riscontrato soprattutto tra i giovani maschi che hanno ricevuto i vaccini a mRNA contro il Covid-19. Il Perù, invece, alle prese con aumento vertiginoso di casi di sindrome di Guillain-Barré (il bilancio delle vittime della sindrome è salito a quattro, mentre i casi hanno superato i 180 tra gennaio e luglio), ha rilanciato la possibile correlazione della patologia con il vaccino, già nota ai media e alla politica sin dal 2021.

Oltre ai sempre più numerosi studi sugli effetti collaterali e alle testimonianze delle vittime, spesso dimenticate e abbandonate dalle istituzioni, la cronaca offre quasi quotidianamente casi di sospetti “malori improvvisi” in particolare tra i giovani e sportivi, aumentando nell’opinione pubblica il sospetto di una correlazione tra gli eventi e la vaccinazione.

Dall’inizio delle inoculazioni anti-Covid, il dibattito sugli effetti collaterali e sui malori improvvisi ha polarizzato l’opinione pubblica tra chi preferisce minimizzare i casi, ormai sotto gli occhi di tutti, o deviare l’attenzione su altro (accusando chi ne parla di “complottismo” o di essere “No Vax”), e chi, in maniera altrettanto scorretta e di parte, fa rientrare qualunque morte o malore accidentale in un effetto collaterale da vaccino. Questi ultimi, anche se in buona fede e mossi dalla volontà di convincere gli scettici dei rischi delle vaccinazioni anti-Covid, non fanno altro che ricalcare le stesse modalità dell’evangelizzazione mainstream, mostrando altrettanto fanatismo nel piegare i dati ai propri interessi. Entrambe le fazioni, infatti, ricorrono alle medesime tecniche di manipolazione, sfruttando l’emotività delle persone, alterando i dati e agitando lo spauracchio del pericolo incombente (il Covid da una parte, i malori improvvisi, dall’altra).

Così, si diffondono anche notizie e dati infondati, alcuni persino sfacciatamente errati, che non fanno altro che avvelenare la verità e screditare quei ricercatori e giornalisti che cercano, con fatica e con obiettività, di portare alla luce i dati reali sugli effetti collaterali e sui malori improvvisi. Un esempio di questo atteggiamento ci viene da una tabella che è stata diffusa su Twitter dal noto dottor Mariano Amici e che è divenuta virale sui social: sulla base del principio di autorità – è stata condivisa da un medico – il post è stato visualizzato da migliaia di utenti e condiviso da centinaia di questi, senza che nessuno andasse però a verificare i dati in essa contenuti.

Il tweet in questione non è più disponibile perché, come si legge su Twitter, risulta «eliminato dal suo autore». Lo stesso Amici ha poi ammesso successivamente su Twitter che i dati erano sbagliati, ma non tutti se ne sono accorti se hanno letto la tabella condivisa da altri. 

La tabella mostra una crescita incontrollata ed esponenziale di presunti dati sulla mortalità per malori improvvisi in Italia divisi per anno. Le fonti dei numeri contenuti, si legge nel tweet, sarebbero l’Istituto nazionale di statistica (Istat) e l’Istituto superiore di sanità (ISS). La tabella in questione contiene presunti dati sui “decessi per malore improvviso negli ultimi 5 anni in Italia”: nel 2018 ci sarebbero stati “5.640” malori improvvisi, “7.040” nel 2019, “7.420” nel 2020, “33.000” nel 2021 e “857.000″ nel 2022. Il sottotesto della tabella è chiaro: queste morti sarebbero causate dal vaccino contro il Covid

Peccato che, tabelle Istat alla mano, i decessi totali in Italia nel 2022, senza distinzione di causa, siano stati 713.499. È quindi impossibile che nel 2022 le sole morti in Italia per “malore improvviso” siano state più di 857.000, come erroneamente leggiamo nella tabella in questione.

L’Istat, inoltre, non pubblica dati sui malori improvvisi in quanto si avvale della Classificazione internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (Icd-10) che non contempla alcun codice specifico per le morti causate, appunto, da “malore improvviso”. Per questo motivo anche i dati sui malori improvvisi riferiti agli altri anni presenti nella tabella sono infondati. Inoltre, su Twitter, gli account ufficiali di Istat e ISS hanno smentito ufficialmente di aver mai prodotto e pubblicato i numeri contenuti nel tweet in oggetto.

Non c’è bisogno di diffondere informazioni errate ed evidentemente esagerate, né di alterare o piegare la verità con numeri in eccesso: la realtà è sotto gli occhi di tutti e sebbene richieda tempo, sicuramente più tempo della menzogna, essa smaschera sempre i tentativi di falsificarla. Anzi, sono necessarie la professionalità e la prudenza per non porgere il fianco agli inquisitori digitali e screditare l’intera area del dissenso. Inoltre, è ingenuo e persino ipocrita criticare il “Sistema” e le tecniche di manipolazione se poi si fa ricorso alle stesse tecniche che adotta il potere per plasmare l’opinione pubblica. 

Non è con la forza e neppure con l’inganno che si possono denunciare gli errori della narrazione dominante, né convincere le altre persone a condividere il nostro pensiero. Anche qualora esso sia vero.

[di Enrica Perucchietti]

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15 Commenti

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  2. Complimenti per l’ottimo articolo, compito del giornalismo è sempre narrare la verità dei fatti, di modo che le persone possano prendere consapevolezza e poter così scegliere liberamente le loro opinioni. Qualsiasi propaganda è sempre nociva. Grazie!

  3. La tecnica del “forse che sì”, “forse che no” è ormai ampiamente utilizzata. Insinuare il dubbio e stare a guardare come la massa reagisce è una delle raffinate tecniche degli spin doctors. Il problema è che così facendo la verità va in pezzi…

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