martedì 30 Aprile 2024

A Cernobbio la critica al neoliberismo è stata vietata per “ordine pubblico”

Ogni anno a Cernobbio, in provincia di Como, le élite del mondo finanziario italiano si ritrovano al Forum Ambrosetti, per tre giorni grandi industriali, rappresentanti politici e economisti di orientamento neoliberista dibattono e realizzano rapporti strategici capaci di influenzare le decisioni pubbliche. Da tredici anni, sempre a Cernobbio e negli stessi giorni, si svolge anche il contro-forum organizzato da Sbilanciamoci!, una rete di associazioni, movimenti ed economisti critici, impegnati sui temi della spesa pubblica e delle alternative di politica economica, con un’attenzione particolare a questioni come beni pubblici, lavoro, ambiente, scuola, pace e disarmo. Ebbene, quest’anno per la prima volta non sarà così: il Comune di Cernobbio ha infatti negato i locali comunali al Forum di Sbilanciamoci!, adottando presunti motivi di “ordine pubblico”.

Il Comune di Cernobbio (CO) ha negato alla campagna Sbilanciamoci! l’utilizzo della sala polifunzionale per il forum di settembre. I motivi sarebbero di “ordine pubblico” e lo svolgimento nello stesso periodo del forum Ambrosetti, la Davos italiana. La vicenda è anche approdata in Senato ma il ministro Matteo Piantedosi si è escluso da ogni responsabilità affermando che la decisione è stata esclusivamente del Comune. Sbilanciamoci! ha risposto in un comunicato stampa sottolineando che è da più di 13 anni che i due forum si svolgono in concomitanza e che si tratta di una decisione ”inospitale ed intollerante”.

Il forum di Sbilanciamoci! sarà organizzato comunque per il prossimo 1 e 2 settembre e si svolgerà a Como. Sbilanciamoci! è una campagna che dal 1999 riunisce 51 organizzazioni e reti impegnate su temi sociali come Emergency, Legambiente, WWF e Unione degli Studenti. Sul sito dell’organizzazione la denuncia: «Si tratta di una motivazione inconsistente e risibile: non si capisce quali siano i motivi di ordine pubblico per una riunione che si svolge al chiuso, già ospitata dal Comune nel 2010 e, che Sbilanciamoci! ha svolto a Cernobbio anche negli anni 2009 e 2022, senza mai alcun problema registrato per lo svolgimento del seminario dello Studio Ambrosetti. È una decisione gravissima: lede l’articolo 17 (diritto di riunione) e l’articolo 21 (diritto d’espressione) della Costituzione repubblicana. Non garantisce l’espressione di punti di vista diversi, discrimina tra soggetti privati e si fonda su una motivazione inesistente, discriminatoria, al limite dell’arbitrio».

Il senatore Giuseppe De Cristofaro ha chiesto spiegazioni al ministro degli Interni Matteo Piantedosi. Il 27 luglio, il ministro ha riferito che avrebbe sostenuto il comune di Cernobbio nella ricerca di uno spazio alternativo, ma l’unica risposta del comune è stata la proposta di una saletta non attrezzata dalla capienza massima di 30 posti, incompatibile quindi con lo svolgimento dell’evento. Il ministro ha poi aggiunto che non è stata data nessuna indicazione da parte sua al Comune di vietare la concessione della sala. Per ora, sembra che la decisione del diniego sia scaturita esclusivamente dal sindaco: alla riunione dell’ultimo comitato per l’ordine pubblico della prefettura di Como, nessuno ha parlato di presunti pericoli legati alla compresenza delle due manifestazioni. Rimangono quindi solo le dichiarazioni del sindaco Matteo Monti, che ha affermato: «Quest’anno l’oratorio è occupato da un campo estivo che si prolunga. Mi era stata chiesta la possibilità di utilizzare il centro civico, ma la struttura è a poca distanza dall’Ambrosetti. Per motivi di ordine pubblico non posso concedere quella sala. Tutte le manifestazioni e gli eventi in concomitanza con l’Ambrosetti in quella zona sono sospesi». Con un comunicato stampa, Sbilanciamoci! ha risposto denunciando una linea inospitale ed intollerante e annunciando che il forum 2023 si svolgerà comunque ma a Como, presso lo Spazio Gloria dell’Arci.

[di Roberto Demaio]

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