giovedì 25 Aprile 2024

Campi Bisenzio: azienda e polizia uniti contro i lavoratori in sciopero

Momenti di grande tensione, ieri, ai Magazzini di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio (Firenze), dove da più di una settimana i lavoratori in appalto per il servizio di trasporto, montaggio e facchinaggio stanno scioperando davanti ai cancelli di via Gattinella. In mattinata si sono verificati scontri e, come denunciato dai sindacalisti di SI Cobas, una persona è rimasta ferita dopo essere stata investita da un furgone. Cinque, invece, i contusi.

Il caos è iniziato attorno poco dopo le 8, quando un rappresentante della società in appalto, la RI2, ha sfondato le recinzioni davanti al deposito di via Parco Marinella, dirigendosi alla guida di un furgone verso gli operai che scioperavano sul marciapiede. Due le persone investite, tra cui un lavoratore che è stato portato in ospedale. «Si è rischiato il morto», hanno denunciato i sindacalisti, che parlano di «tentato omicidio» e sostengono che, parallelamente, «altri capi e caporali» avrebbero colpito «a calci e spinte i lavoratori». Quaranta agenti di Polizia in tenuta antisommossa sono allora sopraggiunti cercando più volte di sgomberare i manifestanti, seduti uno accanto all’altro ai cancelli. I poliziotti hanno sollevato e spostato di peso i lavoratori, trascinandoli per terra, al fine di far transitare i mezzi.

Ad ogni modo, i lavoratori non hanno nessuna intenzione di abbandonare il presidio, che continua ad oltranza. «Ci trovate sempre qui, tutti i giorni, finché l’azienda non si decide a firmare un accordo e restituire a montatori e autisti tutti i diritti che gli hanno rubato», ha detto il coordinatore del sindacato SI Cobas per Prato e Firenze, Luca Toscano. La denuncia della sigla sindacale è molto chiara: “da anni”, ha scritto Si Cobas sul proprio sito, gli operai “sono costretti a lavorare con quei contratti che producono il cosiddetto lavoro povero: contratto pulizie multiservizi invece che Logistica”, dovendo piegarsi a “turni tra le 10 e le 14 ore al giorno per 6 giorni la settimana, con straordinari non pagati”, in un sistema “di appalti e subappalti che ha il solo scopo di abbassare il costo del lavoro e spremere chi si spacca la schiena a trasportare mobili in tutta la zona con problemi per la salute e senza sicurezza“. Per i sindacalisti, infatti, “è indegno di un paese civile lavorare con una paga base di 1180€ lordi al mese, 6,80€ lordi l’ora, tanto più in un momento in cui in tutta Italia le persone non riescono ad arrivare a fine mese, schiacciate dall’inflazione e dal carovita”. Nonostante le forti proteste, la Rl2 non avrebbe espresso alcuna disponibilità ad aprire una trattativa su paghe, orari e sicurezza sul luogo di lavoro.

Si Cobas punta il dito contro un meccanismo che si protrarrebbe da anni in maniera generalizzata su tutto il territorio nazionale. L’universo di Mondo Convenienza, nell’ultimo periodo, è infatti stato scosso dalle inchieste della magistratura. A Bologna, il pm Gabriella Tavano ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente del Cda Mara Cozzolino e di altri quattro rappresentanti e responsabili di società coinvolte nel magazzino, i quali vengono accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (il cosiddetto “caporalato”). Nelle carte, i magistrati evidenziano le condizioni di lavoro di continuo pericolo per gli operai, sottoposti a “metodi degradanti e umilianti di controllo a distanza”, con il rischio di “irrogazioni di penalità” e turni che vanno dalle 6 del mattino senza orario di fine. Situazione molto simile ad Ivrea, dove tre manager di Mondo Convenienza sono accusati dalla Procura per gli stessi reati. E questo potrebbe essere solo l’inizio.

[di Stefano Baudino]

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1 commento

  1. Altro che presidi pacifici, contro questi criminali ci vogliono le molotov. Il padrone deve tornare ad avere paura o i diritti verrano sempre di più erosi mentre ci alienano totalmente dalla realtà con gli acquisti su Amazon e le serie su Netflix.

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