Anche se non sono ancora cominciate, le prossime Olimpiadi, che si terranno a Parigi nel 2024, hanno già radunato una serie di oppositori. Fra questi compare un collettivo che si fa chiamare Saccage 2024, letteralmente “Distruzione 2024”, e che online ha dichiarato di avere un piano ad hoc per boicottare i Giochi. “Ci opponiamo alla distruzione ecologica e sociale causata dai Giochi Olimpici di Parigi nel 2024. Noi, abitanti di Seine-Saint-Denis e dei suoi dintorni, associazioni e collettivi, ci siamo uniti per difendere gli spazi che viviamo, dove ci incontriamo, costruiamo relazioni, ci aiutiamo a vicenda e ci divertiamo”, si legge sul sito del movimento.
Quest’ultimo, oltre a segnalare l’impatto climatico negativo che deriva dalla messa in piedi di manifestazioni di questo tipo (e che avvantaggerà le grandi imprese e l’élite, danneggiando le persone locali), condanna la logica del volontariato con cui nei grandi eventi si recluta manodopera, un’opportunità fatta passare come unica (che altrimenti non si avrebbe) per partecipare in maniera più diretta alle Olimpiadi. «Il volontariato dovrebbe essere per il bene comune e questo non è il caso dei Giochi Olimpici, che non hanno scopi di beneficenza», ha commentato un attivista del gruppo.
Una catena di sfruttamento che Saccage spera di interrompere dal di dentro, infiltrandosi proprio tra le fila di quei volontari reclutati per compiere, a tutti gli effetti, un lavoro – ma ricompensati solo con buoni pasto. Il gruppo ha raccontato che i suoi membri si sono candidati per diventare volontari dell’evento – per le Olimpiadi ne servono circa 45mila -, e che, nel caso in cui dovessero essere presi, il piano consisterebbe nel ritirarsi un momento prima dell’inizio dei giochi oppure compiere delle azioni proprio durante l’evento sportivo, per tentare di interromperlo.
In risposta, gli organizzatori delle Olimpiadi si sono detti pronti ad analizzare ogni singola candidatura per testare la ‘buona fede’ dei volontari, indagando, se dovesse servire, le loro esperienze pregresse in ruoli simili o facendo più colloqui.
A prescindere dal successo o meno che Saccage riuscirà ad ottenere, e dalle persone che riuscirà a fidelizzare, il fatto che un gruppo di questo tipo sia nato in un momento storico come questo, potrebbe non essere un caso. In queste settimane, infatti, la Francia sta facendo i conti con un malcontento generale nato per via di una riforma che aumenterebbe l’età pensionabile, e che Emmanuel Macron ha approvato senza passare dal Parlamento.
In generale, come ha spiegato Jules Boykoff, politologo dell’Università dell’Oregon, non è la prima volta che gli attivisti approfittano di grandi eventi per promuovere le proprie cause, visto che «i soldi spesi per le Olimpiadi non vengono spesi per bisogni primari come l’alloggio, l’istruzione, l’assistenza sanitaria e le pensioni. I Giochi sono un obiettivo di alto profilo per l’ira degli attivisti».
[di Gloria Ferrari]