domenica 15 Dicembre 2024

Bellezza tossica: i pericoli per la salute nascosti dentro ai cosmetici

Un tempo c’erano la saponetta e qualche crema, di solito una per il corpo e una per il viso. Poi l’industria cosmetica è esplosa, complice il mito della giovinezza perenne ed una lotta feroce (e persa in partenza) contro il passare del tempo, che va combattuto e ostacolato con tutti i mezzi e gli intrugli possibili (i famosi anti-age). Schiume, scrub, gel, sieri, contorno occhi-bocca-labbra, rimpolpante, schiarente, rassodante, tonico magico e acqua micellare per non perdere l’idratazione cutanea. Le guru della cura della pelle la chiamano “beauty routine”, un rituale di bellezza quotidiano indispensabile da ripetere almeno due volte al giorno, secondo loro, per prendersi cura di sé nella maniera giusta. Così, oltre al sapone, una donna in media utilizza 12 prodotti per la cura personale al giorno, esponendosi più o meno a 168 diversi ingredienti chimici (dati dell’Environmental Working Group – EWG). Sappiamo che la pelle è l’organo più esteso del nostro corpo, e che le sostanze chimiche presenti negli abiti, ma ancor di più nei cosmetici, possono essere assorbite attraverso i pori ed entrare nel flusso sanguigno, portando anche a una serie di problemi di salute.

Non sono poche le storie di aziende di bellezza che, negli ultimi anni, sono state costrette a ritirare i loro prodotti dal mercato a causa di alcuni ingredienti tossici presenti nei propri composti. Ha fatto scalpore il caso Johnson & Johnson: nel 2018 l’azienda è stata costretta a pagare oltre quattro miliardi di dollari di risarcimento danni, in seguito ad una querela fatta in merito al talco per bambini, che pare sia stato la causa del cancro alle ovaie riscontrato in seguito all’uso prolungato del prodotto. Anche l’Oreal è stata citata in giudizio per pubblicità ingannevole, dopo che è stato scoperto che i suoi prodotti “completamente naturali” contenevano sostanze chimiche tossiche. Il problema della chimica non buona estesa ai cosmetici si combatte da tempo; tanti sono stati i provvedimenti e le limitazioni imposte a livello legislativo, ma non sempre e non abbastanza stringenti. Ecco, perché il primo strumento che abbiamo a disposizione è la conoscenza; il secondo è la possibilità di scegliere in maniera consapevole. Trattandosi della nostra pelle, conviene pensarci cinque minuti in più.

Ingredienti tossici cui fare attenzione

Gli INCI, ovvero la lista degli ingredienti che compongono un certo prodotto, sono obiettivamente scritti con caratteri sempre più piccoli sulle confezioni. Eppure meritano lo stesso di essere letti e capiti, in modo tale da evitare quelli contenenti sostanze potenzialmente pericolose. Queste alcune di quelle che dovrebbero far drizzare le antenne (e lasciare la confezione dov’è).

I parabeni sono banalmente i conservanti dei prodotti cosmetici. Sono indicati con nomi esotici come propylparaben e butylparaben, e hanno la capacità di interferire con il normale funzionamento del sistema endocrino, alterandolo (sono stati collegati anche al cancro e alla tossicità riproduttiva). Anche la formaldeide è spesso usata come conservante in molti prodotti per la cura personale; oltre a causare irritazione alla pelle è stata spesso collegata a tumori del sangue, dei polmoni e del naso. 

I ftalati sono un derivato del petrolio, usati soprattutto negli smalti, per rendere più facile l’applicazione, e per far durare le fragranze più a lungo. Sono stati collegati a una serie di problemi di salute, tra cui danni riproduttivi, difetti alla nascita, danni al fegato e ai reni, oltre ad essere collegati all’insorgenza del diabete di tipo due.

I solfati sono emulsionanti, agenti che legano le parti liposolubili a quelle idrosolubili. Sono i responsabili di quella morbida schiuma che dà l’impressione di lavare meglio e di più, oltre che sgrassanti. In grande quantità possono privare la pelle dei suoi oli naturali, causando secchezza, sensibilità e irritazione. Si trovano indicati, tra gli altri, come: Monoethanolamine (MEA), Triethanolamine (TEA), Diethanolamine (DEA) (es. Cocamide Dea), SLS – Sodium Lauryl Sulfate o PEG – Polietilenglicole.

Siliconi: i siliconi sono quelle sostanze chimiche responsabili della “texture più liscia” di numerose creme e saponi; quelle che rendono i prodotti semplici da spalmare e capaci di donare a pelle e capelli quella sensazione di morbidezza e setosità…temporanea. Già, la percezione di una superfice vellutata al tatto dura poco (un effetto effimero e per nulla sostanziale o benefico), ma l’impatto sull’ambiente e la sua tossicità perdurano nel tempo. Ecco perché sono ritenuti un rischio (tutto quello che finisce nell’ambiente poi fa il giro e ci ritorna addosso sotto varie forme)!

Il talco è un composto di origine minerale utilizzato in molti cosmetici tra cui deodoranti, blush e pure nel borotalco per bambini. Spesso in natura è contaminato con l’amianto (noto agente cancerogeno), quindi se i siti di estrazione non sono selezionati con cura e se il talco non viene adeguatamente purificato, potrebbe essere contaminato con i sottili cristalli fibrosi di questo minerale mortale. Gli studi collegano l’uso di prodotti con talco contaminato alle cause del mesotelioma, del carcinoma polmonare e ovarico.

Anche gli Oli minerali (diversi da quelli essenziali) e i profumi artificiali sono da tenere sotto controllo. I primi sono, a tutti gli effetti, sottoprodotti della distillazione del petrolio: economici, non biodegradabili e di fatto pericolosi per l’ambiente e la fauna. Nonostante l’assorbimento cutaneo dell’olio minerale avvenga in piccole quantità (quindi idratano molto poco rispetto a quel che promettono) prove sostanziali hanno dimostrato l’accumulo d’idrocarburi di olio minerale nel grasso corporeo. Si tratta comunque di petrolio nell’organismo… I profumi artificiali non sono altro che un mix di centinaia di sostanze chimiche in grado di riprodurre l’odore desiderato. Certe combinazioni sono particolarmente fastidiose (possono causare reazioni allergiche o grandi mal di testa); altre sono anche dannose per l’ambiente e per questo già vietate. 

Fortunatamente l’industria della bellezza si sta adeguando alle crescenti preoccupazioni delle persone (non scordiamoci che il mercato, dopo tutto, siamo noi), rispondendo con prodotti più naturali o per lo meno privi di sostanze nocive. È importante essere consapevoli di quali ingredienti sono presenti nei prodotti che mettiamo addosso giornalmente; e provare, per quanto possibile, a rivolgersi a chi non cerca di venderci ideali e prodotti di bellezza… tossici.

[di Marina Savarese]

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