Almeno nove palestinesi sono morti negli scontri che hanno avuto luogo nella giornata di oggi, dopo che l’esercito israeliano ha fatto irruzione a Jenin per «catturare un terrorista di spicco», secondo quanto riferito da una radio militare israeliana. L’obiettivo (in realtà sarebbero stati tre, secondo il Jerusalem Post) sarebbe stato «una cellula terroristica della Jihad islamica coinvolta nella progettazione di molteplici attacchi terroristici». Il portavoce del presidente Abu Mazen ha definito l’operazione «un massacro» compiuto «nel silenzio internazionale», incoraggiando così «il governo di occupazione a commettere massacri contro la nostra gente di fronte al mondo». Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese ha dichiarato tre giorni di lutto.