La BCE lancia l’allarme sul rallentamento della crescita nell’eurozona e avverte che l’economia è destinata alla stagnazione fino ai primi mesi del 2023. Nel bollettino mensile, l’Istituto di Francoforte scrive che «vi sono chiari segnali di un protratto rallentamento dell’attività economica in un contesto di elevata inflazione e perdurante incertezza collegate alla guerra in Ucraina e agli andamenti connessi all’energia». La soluzione del Consiglio direttivo è quindi quella di «aumentare ulteriormente i tassi di interesse nelle prossime riunioni per frenare la domanda e mettere al riparo dal rischio di un persistente incremento delle aspettative d’inflazione», mentre «riesaminerà regolarmente la traiettoria della politica monetaria alla luce delle informazioni più recenti e dell’evolvere delle prospettive di inflazione».