Circa 70mila persone sono scese in piazza a Praga per chiedere le dimissioni del governo, accusandolo di prestare più attenzione alla guerra in Ucraina che ai suoi stessi cittadini. I manifestanti accusano il governo di sottomissione nei confronti dell’Unione Europea e chiedono la neutralità all’Esecutivo che, al contrario, ha adottato una chiara posizione di sostegno politico e militare a Kiev.
I manifestanti, riuniti sotto lo slogan “Prima la Repubblica Ceca”, hanno protestato anche contro la Nato, di cui il Paese è membro, e hanno chiesto la fine delle sanzioni imposte dall’Ue a Mosca, sollecitando la fornitura di gas a basso costo dalla Russia.
Il premier, Petr Fiala, ha definito la manifestazione “filo-russa” e disinformativa, aggiungendo che “Questi slogan e l’interpretazione dei fatti, non corrispondono agli interessi della Repubblica Ceca”.