venerdì 26 Aprile 2024

Tre carri armati fermati vicino a Salerno: mistero sulla destinazione

Tre carri armati “Pzh 2000” provenienti dalla base militare di Persano, in provincia di Salerno, sono stati fermati dalla Polizia Stradale di Napoli al casello di Mercato San Severino dell’autostrada Salerno-Caserta, in quanto la ditta privata incaricata del loro trasporto non era in possesso della documentazione necessaria. È questa la notizia circolata nella giornata di oggi che però, relativamente al luogo in cui tali mezzi militari erano diretti, risulta avvolta da un alone di mistero. Secondo una ricostruzione del quotidiano Il Mattino, infatti, i tre carri armati avrebbero avuto come destinazione finale l’Ucraina, tuttavia lo Stato maggiore della Difesa, con una precisazione arrivata successivamente, ha dal canto suo sostanzialmente smentito la notizia.

“Si precisa che i mezzi trasportati, Pzh2000, erano diretti in Germania per un’esercitazione”, ha infatti fatto sapere lo Stato maggiore tramite un comunicato relativo alla notizia pubblicata dal quotidiano. Secondo Il Mattino, però, i tre mezzi bellici “facevano parte di un convoglio di cinque carri armati diretti verso il luogo del conflitto in corso tra Ucraina e Russia” ed in tal senso gli altri due mezzi, che avrebbero passato i controlli, avrebbero successivamente “proseguito il loro tragitto verso Bologna” da dove poi, “attraverso la Germania”, dovrebbero arrivare “in Ucraina”. Una ricostruzione dunque non totalmente contrastante con il comunicato dello Stato Maggiore, essendo la Germania presente anche nella cronaca fatta dal quotidiano, ma differente per ciò che riguarda la destinazione finale. Quest’ultima resta dunque avvolta da un alone di mistero, con le autorità che si sono affrettate a precisare che i mezzi erano diretti in Germania.

Ad essere certo, ad ogni modo, è il fatto che i tre carri armati sono stati spediti nuovamente a Persano in attesa di essere ritrasportati su mezzi in regola con i documenti. Nello specifico, a quanto pare i trattori e i semirimorchi della ditta privata incaricata del loro trasporto erano sprovvisti della carta di circolazione, la prevista revisione periodica era scaduta ed inoltre uno dei conducenti non aveva l’autorizzazione per guidare mezzi di trasporto eccezionali.

[di Raffaele De Luca]

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