Il governatore repubblicano dell’Oklahoma, Kevin Stitt, ha firmato la legge sull’aborto più restrittiva degli Stati Uniti d’America, che vieta l’interruzione di gravidanza sin dalla fecondazione e consente ai privati cittadini di fare causa a chi la pratica o la induce “consapevolmente”. La misura arriva a qualche settimana dalla diffusione all’interno della Corte Suprema statunitense della bozza riguardante il possibile abbattimento della storica sentenza Roe v. Wade, uno dei principali precedenti riguardo la legislazione sull’aborto. In base al provvedimento approvato in Oklahoma, l’aborto sarà proibito in ogni fase della gravidanza, tranne che per emergenze mediche o in caso di stupro, incesto e aggressione sessuale.