È stata prosciolta da tutte le accuse Carola Rackete, la comandante della nave della ong tedesca Sea Watch. Nel giugno del 2019 Rackete era stata arrestata per aver ignorato il divieto imposto dall’allora ministro Salvini e aver fatto sbarcare i 53 migranti soccorsi in mare, che da giorni si trovavano a bordo della nave in condizioni disperate. “Ha agito nell’adempimento del dovere di salvataggio previsto dal diritto nazionale e internazionale del mare” ha affermato la gip di Agrigento Micaela Raimondo, riconoscendo l’impossibilità per Rackete di sbarcare a Tripoli in quanto “porto non sicuro” e aggiungendo l’inesistenza di elementi che, al contario di quanto aveva affermato l’allora governo Lega-M5S, potessero far ritenere lo sbarco “non inoffensivo”.