22 persone sono state arrestate per aver prodotto progetti per l’efficienza energetica falsi finalizzati ad ottenere certificati bianchi, ovvero titoli per certificare il risparmio nell’uso finale dell’energia attraverso interventi di incremento dell’efficienza energetica. I fatti si sarebbero svolti tra il 2016 e il 2020 e riguarderebbero un’associazione diffusa tra Puglia, Valle d’Aosta, Piemonte e Germania. I certificati, erogati dal Gestore dei servizi energetici, sarebbero stati convertiti in denaro poi riciclato in paradisi fiscali, criptovalute o immobili. La cifra totale ammonterebbe a circa 14 milioni di euro. Le aziende che distribuiscono gas ed elettricità con più di 50 mila clienti sono tenute a conseguire obiettivi di risparmio, ma possono esimersi da tali obiettivi con l’ottenimento dei certificati bianchi.