Il primo ministro sudanese Hamdok, arrestato dai militari nel corso del colpo di stato avvenuto lunedì 25 ottobre, è stato rilasciato insieme a sua moglie. Questo avviene in seguito alla condanna internazionale del colpo di stato e alla minaccia degli USA di sospendere i 700 milioni di dollari di aiuti previsti per il Sudan. Al-Burhan ha sottolineato che l’intervento dei militari è stato funzionale a evitare la guerra civile e che Hamdok era stato trattenuto per questioni di sicurezza. Intanto i manifestanti pro-democrazia programmano per sabato 30 ottobre un’imponente marcia di protesta per chiedere il ritorno al governo civile: sarà un banco di prova per verificare come l’esercito tratterà la resistenza.