Nel 2020, la Russia ha registrato più di 120.000 cyber-attacchi alle sue infrastrutture. A renderlo noto è stato il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, alla conferenza di Mosca sulla sicurezza internazionale. «Gran parte degli attacchi informatici ha avuto origine dal territorio degli Stati Uniti, Germania e Paesi Bassi e ha preso di mira le istituzioni governative e le strutture dell’industria della difesa, della sanità, dei trasporti, della scienza e dell’istruzione del nostro Paese», ha precisato Patrushev. Lo ha riportato l’agenzia di stampa Interfax.