Si tratta della prima condanna per caporalato sui rider ed è stata emessa dal Tribunale di Milano. L’inchiesta, avviata dal magistrato Paolo Storari, aveva portato al commissariamento della filiale italiana di Uber, poi revocato. La gup Teresa Pascale ha condannato a 3 anni e 4 mesi Giuseppe Moltini, responsabile dell’intermediaria Frc, e disposto il risarcimento di 10mila euro a testa per i 44 fattorini costituitisi parte civile, pagati con i 500mila euro sequestrati durante le indagini. Secondo le accuse, il rider erano reclutati dalla Frc e mandati poi a lavorare per Uber in condizioni di sfruttamento, con paghe a cottimo di 3 euro ulteriormente decurtate in caso di mancato rispetto degli standard aziendali.