Elezioni dopo la firma dell’accordo, garanzie di sicurezza per prevenire future aggressioni russe, creazione di una zona demilitarizzata nell’Ucraina orientale, linee guida per la ricostruzione del Paese. Sono questi alcuni dei 20 punti dell’ultimo piano per la pace tra Russia e Ucraina, illustrato martedì dal presidente Volodymyr Zelensky alla stampa. Il documento, elaborato con gli Stati Uniti nei colloqui a Miami che si sono tenuti nei giorni scorsi, non contiene alcuna clausola che imponga all’Ucraina di rinunciare alla prospettiva di aderire alla NATO, che resta per la Russia una linea rossa invalicabile, rendendo il piano largamente irricevibile.
La versione attuale della proposta, più snella rispetto a una prima bozza in 28 punti, è stata trasmessa formalmente alle autorità russe attraverso canali diplomatici statunitensi. Se Zelensky ha dichiarato di attendere una risposta di Mosca in giornata, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha escluso commenti pubblici: la Russia valuterà il piano USA dopo il report dell’inviato Kirill Dmitriev, che ha incontrato a Miami gli emissari di Donald Trump. Le reazioni a Bruxelles e Washington oscillano tra cauta speranza e pragmatismo, tuttavia, l’assenza di un accordo con Mosca sulle linee territoriali rende incerto l’esito finale. Il testo prevede un congelamento delle linee del fronte attuali, con monitoraggio internazionale e la possibilità di istituire zone demilitarizzate e libere zone economiche nell’est del Paese, condizionate al ritiro reciproco delle forze e all’approvazione di un referendum ucraino dopo un effettivo cessate il fuoco. In parallelo, il piano prevede una serie di misure economiche e istituzionali: accelerazione dell’accesso all’Unione Europea, un ingente pacchetto di aiuti e investimenti per la ricostruzione postbellica e la formazione di un Consiglio di Pace internazionale che includa USA, Europa, NATO, Russia e Ucraina per supervisionare l’attuazione dell’accordo. La bozza stabilisce garanzie di sicurezza ispirate all’Articolo 5 della NATO fornite da USA, Europa e Paesi firmatari. Queste previsioni sono intese a proteggere l’Ucraina da future aggressioni, senza che sia necessario aderire formalmente all’Alleanza Atlantica. Zelensky ha escluso la rinuncia alla prospettiva di adesione: «Spetta alla NATO decidere», ha sottolineato, ricordando che l’Ucraina non intende modificare la Costituzione per inserire una clausola specifica.
Se il nodo centrale rimane quello dell’adesione alla NATO, resta aperta la partita sul futuro del Donbass e della centrale nucleare di Zaporizhzhia, due temi su cui Kiev e Washington divergono dalle richieste russe. Zelensky ha anche chiarito che la bozza dell’accordo non prevede il ritiro delle sanzioni contro Mosca da parte degli Stati Uniti, ma che Washington intende revocarle gradualmente dopo la fine della guerra. Più che una piattaforma di compromesso, il piano presentato da Zelensky appare come una cornice politica che cristallizza le posizioni di Kiev e dei suoi alleati, scaricando sul tavolo negoziale condizioni che Mosca considera, da tempo, inacettabili.
I 20 punti del piano di pace USA
Ecco l’elenco sintetico dei 20 punti presentati da Zelensky:
- Conferma della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.
- Stipula di un patto di non aggressione totale e incondizionato tra Russia e Ucraina.
- L’Ucraina riceverà solide garanzie di sicurezza.
- Le Forze armate ucraine manterranno una forza in tempo di pace di 800.000 effettivi.
- Garanzie di sicurezza fornite da Stati Uniti, NATO e Paesi europei secondo criteri simili all’Articolo 5.
- Impegno della Russia a formalizzare politiche di non aggressione verso Ucraina ed Europa.
- Impegno per l’accesso e l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea con tempi definiti.
- Un programma di sviluppo globale per l’Ucraina, da definire in un accordo separato sugli investimenti e la prosperità futura.
- Creazione di fondi dedicati alla ripresa dell’economia ucraina, alla ricostruzione del Paese e alle questioni umanitarie
- Dopo l’accordo, l’Ucraina accelererà la conclusione di un trattato di libero scambio con gli USA.
- Creazione di zone demilitarizzate nelle aree di conflitto con controllo internazionale.
- Gestione congiunta della centrale di Zaporizhzhia tra Ucraina, USA e Russia.
- Impegno congiunto su educazione e inclusione, con programmi contro razzismo e pregiudizi e adeguamento dell’Ucraina agli standard UE su tolleranza religiosa e tutela delle lingue minoritarie
- Riconoscimento dell’attuale linea di contatto con monitoraggio internazionale, ritiro russo da altre regioni come condizione dell’accordo e pieno rispetto delle Convenzioni di Ginevra.
- Avendo concordato futuri accordi territoriali, la Federazione Russa e l’Ucraina si impegnano entrambe a non modificare tali disposizioni con la forza.
- La Russia non impedirà all’Ucraina di utilizzare il fiume Dnepr e il Mar Nero per scopi commerciali.
- Costituzione di un comitato umanitario per garantire l’attuazione dell’accordo e per le questioni in sospeso. Scambio di prigionieri e ricongiungimento delle famiglie.
- Elezioni libere e plurali subito dopo la firma dell’accordo.
- Il presente accordo è giuridicamente vincolante.
- Cessate il fuoco completo immediatamente dopo l’accettazione formale da tutte le parti.




