A Bologna gli affittuari degli appartamenti di un’intera palazzina sono stati sfrattati dalle proprie case per fare spazio a un b&b di lusso. È la denuncia della Piattaforma di Intervento sociale PLAT, sindacato metropolitano. L’edificio, spiega il PLAT, è di proprietà di un’impresa privata, che ha recentemente recapitato agli affittuari – da sempre in regola con i pagamenti – una lettera di fine locazione; ieri, giovedì 23 ottobre, continua il sindacato, sono stati effettuati gli sfratti di due tra gli ultimi appartamenti locati – entrambi abitati da famiglie con minori – per i quali è stata mobilitata la celere in tenuta antisommossa e manganelli. Le forze dell’ordine hanno caricato un gruppo di manifestanti radunatisi davanti alla palazzina in presidio solidale, e sono entrate negli appartamenti sfondando porta e pareti: dopo avere abbattuto la porta del primo appartamento con l’ausilio di una squadra di fabbri, hanno aperto un varco verso il secondo buttando giù il muro divisorio a martellate.
Gli sfratti nella palazzina sono stati effettuati da decine di agenti in tenuta antisommossa nella mattina di ieri. L’edificio si trova in Via Michelino 41 ed è, si legge in un post del PLAT, di una «multiproprietà dal fatturato di tre milioni di euro». Gli agenti hanno sfrattato le famiglie «ad appena pochi giorni» dal rinvio dei contratti di locazione, dopo che i proprietari dell’edificio hanno recapitato delle lettere di finita locazione agli affittuari. Sul posto, assieme agli agenti, è arrivata anche una squadra di fabbri: i video che circolano online, postati dallo stesso sindacato, mostrano i fabbri intenti a buttare giù la porta del primo appartamento con piede di porco e flessibile, mentre la famiglia si trovava ancora all’interno dell’alloggio. Mentre i fabbri abbattevano la porta, un individuo – presumibilmente un rappresentante del PLAT – discuteva con un agente fuori dall’appartamento chiedendo l’intervento degli assistenti sociali: «Gli assistenti sociali non possono venire sul posto», ha affermato l’agente, «perché hanno indicazioni che non devono venire».
Una volta abbattuta la porta, un folto gruppo di poliziotti è entrato nell’appartamento, abitato da una famiglia con tre minori, di cui una pare essere una bambina affetta da autismo; il padre, invece, avrebbe un disturbo cardiaco. Trascinato il nucleo familiare fuori dall’appartamento, gli agenti si sono spostati verso il secondo alloggio. Questo confina con il primo, ed è stato raggiunto dalla squadra di poliziotti a colpi di martellate: gli agenti hanno aperto una voragine nella parete che divideva i due appartamenti, e sono entrati mentre dentro si trovava ancora la famiglia di locatari. Nel frattempo, di fuori, una cinquantina di persone si sono riunite in presidio solidale per provare a fermare gli sfratti. Gli agenti hanno sfoderato scudi e manganelli e caricato il presidio nei pressi dell’ingresso dello stabile, ferendo alcuni dei presenti; in un video del PLAT si vede un rappresentante sindacale ferito alla testa.
Terminata la violenta operazione di sfratto dei due nuclei familiari, il sindacato ha simbolicamente portato la porta sfondata del primo appartamento in Comune: «L’assessore alla casa ha dichiarato che la responsabilità è del Governo che non investe soldi per calmierare gli affitti e taglia sul welfare, portando avanti con il decreto sicurezza un attacco alla vita delle persone», si legge in un post del gruppo. Dopo la visita in comune, il PLAT ha rilanciato la mobilitazione, e organizzato un presidio che si terrà oggi alle 19 in Piazza del Nettuno.






Temo di non aver inquadrato la questione: un privato non può decidere di interrompere il contratto di locazione alla scadenza dello stesso? Cioè, se io sono proprietario non posso, alla fine del contratto, far entrare chi voglio io nell’appartamento da affittare?
Se hanno mobilitato la polizia e fatto tutto questo, evidentemente si. Poi il fatto che buttare per strada dall’oggi al domani una famiglia che ha sempre pagato sia immorale e ddisprezzabile, quello è un altro discorso, ma a voi che vi frega, l’importante è fare il cash no?