A Manila oltre 80mila persone hanno manifestato contro uno scandalo di corruzione che coinvolge parlamentari e funzionari, con danni stimati in miliardi di dollari. Durante le proteste si sono registrati scontri: la polizia ha arrestato 216 persone, compresi minorenni, accusate di incendi, lanci di pietre e molotov e saccheggi, secondo quanto riferito dal Manila Times. Il segretario dell’Interno Juanito Victor Remulla ha definito i rivoltosi “anarchici” e avvertito che chi ha attaccato gli agenti rischia l’accusa di tentato omicidio. I vescovi cattolici hanno sostenuto le piazze, denunciando: “La pazienza del popolo è finita” e chiedendo riforme, processi rapidi e la fine delle dinastie politiche.