L’assassinio di Charlie Kirk ha scosso l’America e polarizzato l’opinione pubblica anche oltreoceano. La ricerca della verità sulla morte del giovane volto della destra conservatrice è stata, però, subito messa in secondo piano dal presidente Donald Trump che, anziché limitarsi a chiedere giustizia e chiarezza sull’attentato, ha immediatamente trasformato la tragedia in una crociata politica. Dopo aver elevato Kirk a martire, ha puntato il dito contro la “sinistra radicale”, accusata di aver creato un clima d’odio «direttamente responsabile del terrorismo a cui assistiamo oggi nel nostro Paese...
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Kirk era una persona con carattere trascinatore. Il suo seguito era di persone convinte e che cercavano attraverso di lui di uscire dalla melma culturale imperversante. Parlare di sinistra e di destra non ha senso. Ci sono movimenti sotterranei della coscienza delle masse che stanno cercando una via per emergere, ma senza successo e partecipando alla confusione.
Kirk era un uomo in movimento che non ricorreva ai partiti per farsi strada ma si basava sul proprio potere di trascinamento. Ciò non piace al potere: i politici devono essere malleabili e ricattabili e soprattutto non devono pensare con la propria testa. Se insistono allora finisce male. Kirk riceveva sovvenzioni da vari lati, ma quando si pronuncio’ contro Israele, le sovvenzioni furono stoppate e minacciato di conseguenze gravi. Lo stesso J,F. Kennedy quando decise di rivedere la politica USA verso Israele, fu inesorabilmente fatto fuori. Negli anni intorno al 2000 nel Paesi Bassi un tale Pim Fortuyn aveva un seguito quasi totale: era un seduttore che denunciava tutti i partiti per la loro mancanza di conseguenza. Fu ucciso proprio perché il potere non poteva gestire una persona che non dipendeva da partiti e altri centri di potere: il potere lo creava lui. Insomma la vicenda Kirk va inquadrata in una visione più larga della realtà, lasciando da parte le etichette destra e sinistra cercando invece di percepire il magma che si sta muovendo sotto la superficie.
Buongiorno,
Trovo che quanto sta’ succedendo, sia un progetto che abbraccia ogni credo senza differenza di partito.
Lo scopo principale è creare paura e renderci sempre più inoffensive pecore del gregge.
Senza diritti che credevamo acquisiti, un solo numero che ci distingue da un altro essere umano.
Sempre più simile alla narrazione di Orwell 1984
Le chiacchiere sono inutili! Noi ragioniamo sulla base delle FALSE informazioni che la Propaganda Amerikana (e Sionista?) ci mettono a disposizione. Dicono che Kirk è stato ammazzato con un colpo frontale da un tetto a 150 metri di distanza con un proiettile militare ad alta penetrazione. Ergo, sarebbe dovuto essere PROIETTATO all’indietro con violenza dopo l’impatto. E qui tutti a dissertare sul perche ed il percome dell’omicidio. Adesso chi a voglia si vede questi 3 minuti e mezzo di filmato e capisce che BASTA continuare ad essere imbeccati sul nulla per distrarre la pubblica opinione. Kirk è stato ammazzato COSÌ e sono state le sue guardie del corpo! E chi mi dice che sono un complottista ha il prosciutto sugli occhi e sulla coscienza!
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L’ Impero in fase di disfacimento tenta in ogni modo di rimanere a galla. Purtroppo anche in Europa, dove (ancora) la violenza non è così esasperata, il Potere dominante sta lentamente ma inesorabilmente aumentando il controllo sui propri cittadini (sudditi?). Se passerà la legge sul controllo della messaggistica in rete tra liberi individui, andrà perduto un altro spicchio di libertà. Dispiace che l’Italia, assieme a Francia e Spagna sia spesso in prima fila nelle azioni liberticide. Mala tempora currunt…
Mentre questo articolo suona l’allarme giustamente sulla libertà di espressione sotto Trump, dimentica convenientemente la stretta ben più draconiana durante l’era Biden. Twitter (pre-Musk) ha bannato permanentemente l’account del presidente Trump nel gennaio 2021 per “incitamento alla violenza”, zittendo milioni di follower da un giorno all’altro. I critici delle politiche COVID e dei mandati vaccinali subivano shadowban, deplatforming e accuse di “diffusione di disinformazione”—da medici come Robert Malone a genitori comuni che contestavano i protocolli scolastici. Migliaia hanno perso posti di lavoro, account e mezzi di sussistenza solo per aver osato dissentire. Se denunciamo “cacce alle streghe”, chiamiamo l’ipocrisia da tutte le parti. La vera libertà non è selettiva: vale per tutti, non solo per le “voci giuste”
Buongiorno Giuseppe, essendo un abbonato da molto tempo dell’Indipendente e seguendo l’autrice dell’articolo non credo che ci sia del dolo nel dimenticare o non citare le misure repressive del dissenso targate neocon/woke/dem del periodo COVID. Credo semplicemente che ci si voglia focalizzare sull’attuale stato della repressione del dissenso che avviene da ambo le parti dello schieramento (facce della stessa medaglia?), al di là della retorica usata in campagna elettorale dove si è fatta leva anche sulla libertà di parola negata dall’opposto schieramento (cosa innegabile).