Il Garante per la protezione dei dati personali ha sospeso temporaneamente il sistema di “FaceBoarding” all’aeroporto di Milano Linate. La decisione resterà valida fino alla conclusione dell’istruttoria avviata per verificare la conformità del servizio alle norme europee sulla privacy. Il FaceBoarding, su base volontaria e riservato ai maggiorenni iscritti, consente ai passeggeri di effettuare tutte le fasi del check-in e dell’imbarco tramite riconoscimento facciale, senza presentare i documenti. L’Autorità ha sollevato criticità sulla gestione dei dati biometrici, conservati in un archivio centralizzato senza un reale controllo da parte degli utenti. SEA, società che gestisce lo scalo, difende la regolarità del sistema e auspica di poterlo riattivare una volta risolte le questioni legate alla tutela dei dati personali.