L’ex candidato presidenziale Călin Georgescu è stato incriminato per “attentato all’ordine costituzionale” dai pubblici ministeri rumeni. La procura lo accusa, insieme ad altre 21 persone, di aver pianificato un colpo di Stato in seguito all’annullamento delle elezioni del novembre 2024, invalidate dalla Corte costituzionale dopo le accuse di violazioni elettorali e per sospette “interferenze russe”. Georgescu, filorusso e contrario agli aiuti a Kiev, era arrivato al primo turno con il 23% dei voti, ma era stato escluso dalla nuova tornata vinta a maggio dal pro-UE Nicușor Dan. Secondo gli inquirenti, avrebbe discusso con l’imprenditore e mercenario Horațiu Potra, ora latitante, un piano per trasformare le proteste in rivolta. Georgescu rischia fino a 20 anni di carcere se riconosciuto colpevole.