L’Unione europea ha prorogato di sei mesi le sanzioni contro oltre 2.500 persone ed entità accusate di aver favorito l’invasione russa dell’Ucraina e di aver violato la sovranità territoriale del Paese. Tra gli inseriti nella lista nera figurano Vladimir Putin, Sergey Lavrov, deputati, generali, oligarchi, dirigenti d’azienda, propagandisti e mercenari, nonché i responsabili del rapimento di bambini ucraini. La decisione è stata presa oggi, venerdì 12 settembre, a Bruxelles durante una riunione degli ambasciatori, confermata dalla presidenza danese; le obiezioni di Ungheria e Slovacchia non hanno evitato alcuna esclusione.