lunedì 18 Agosto 2025

I leader europei volano a Washington per fare da scudo a Zelensky

Dopo l’atteso vertice tra Trump e Putin di venerdì scorso, oggi la Casa Bianca ospiterà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e diversi altri leader europei. Tra i presenti, il segretario generale della NATO Mark Rutte, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Friederich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e l’italiana Giorgia Meloni. In seguito al vertice con Putin, tanto Trump quanto l’omologo russo sono usciti dai negoziati soddisfatti, senza tuttavia fare trapelare troppe informazioni; secondo le indiscrezioni diffuse dai media, i due leader avrebbero parlato dell’ipotesi di congelare la attuale linea del fronte in cambio del ritiro delle truppe ucraine dall’intero Donbass. In questi giorni Zelensky e i leader europei hanno ribadito la loro posizione per cui non ci può essere accordo di pace senza la garanzia dell’integrità territoriale ucraina.

Il programma di oggi è fitto di impegni: alle 18 italiane (mezzogiorno locale) i leader europei arriveranno alla Casa Bianca, seguiti da Zelensky alle nostre 19:15. A quell’ora ci sarà un breve bilaterale tra il leader ucraino e Trump; dopo un’ora, alle 20:15, i saluti tra Zelensky e i colleghi di Finlandia, Francia, Germania, Italia e Regno Unito, alle 20:30 la foto di rito, e alle 21 la tavola rotonda tra i leader. «Zelensky può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente se lo desidera, oppure può continuare a combattere», ha scritto Trump questa notte, per parlare del vertice. Le parole di Trump suggeriscono nuovamente che l’incontro con Putin è andato come sperato dai due leader. Nel corso della conferenza stampa di venerdì scorso, Trump e Putin non hanno rilasciato dettagli sulle loro conversazioni, ma secondo le informazioni rilasciate dalla stampa, sarebbe emersa una proposta russa per la pace: il Financial Times e Reuters hanno citato fonti anonime che sostengono che Putin avrebbe proposto un congelamento dell’attuale linea di confine nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia e la garanzia che non avrebbe lanciato ulteriori attacchi, in cambio del ritiro completo delle truppe ucraine da Donetsk e Luhansk.

Secondo molti, un simile accordo costituirebbe una sostanziale sconfitta per l’Ucraina e per l’Europa. La Russia ha infatti conquistato larghe porzioni di Zaporizhzhia e Kherson (in questo momento per circa tre quarti occupate dalle truppe russe), rinforzando il proprio controllo sulla Crimea (Kherson è la regione situata subito a nord della penisola); non è tuttavia riuscita a prendere il pieno controllo del Donetsk. Trapelate queste informazioni, Zelensky ha ribadito la sua posizione per cui l’Ucraina non è pronta a cedere territori, rimarcando l’argomentazione secondo cui la Costituzione del Paese vieta la cessione di territori; i leader occidentali hanno fatto eco alle sue parole. Gli alleati del Vecchio Continente hanno ribadito il loro sostegno all’Ucraina attraverso l’uso di sanzioni per fare pressioni su Putin, e sottolineato la necessità che vengano fornite garanzie solide per evitare che la Russia attacchi l’Ucraina. Rimarcato anche il loro sostegno all’avvio di trattative per la pace solo dopo l’implementazione di un cessate il fuoco.

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Dario Lucisano

Laureato con lode in Scienze Filosofiche presso l’Università di Milano, collabora come redattore per L’Indipendente dal 2024.

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2 Commenti

  1. I Nazi Fascisti che fanno di tutto per mantenere il mondo schifosi, con l’africa Schiava, i Palestinesi stuprato e assassinati fin da bambini e i Russi soggiogati perché non possano difendere la verità, ma a parte l’inferno e i Demoni chi la aspettano preso, già oggi la loro bancarotta chiederà a loro tantissimo sangue, cercate di no essere voi lettori a darglielo, magari tirando loro uova marce e letame come meritano.

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