martedì 12 Agosto 2025

Il Gabinetto di guerra israeliano ha approvato il piano d’occupazione di Gaza

All’alba di oggi, 8 agosto, al termine di una riunione durata circa dieci ore, il Gabinetto di guerra israeliano – ossia il vertice di governo ristretto che prende le decisioni militari – ha approvato la proposta del primo ministro Benjamin Netanyahu per invadere ed occupare militarmente Gaza. Il piano approvato prevede cinque punti: “il disarmo di Hamas; il ritorno di tutti gli ostaggi vivi o deceduti; la smilitarizzazione della Striscia di Gaza; il controllo di sicurezza israeliano nelle Striscia; l”istituzione di un’amministrazione civile alternativa che non sia né Hamas né l’Autorità Nazionale Palestinese”.

Il comunicato evita accuratamente di pronunciare la parola occupazione, ma la sostanza non cambia. Secondo quanto riferito dal media israeliano Harretz, il piano prevede l’occupazione militare del 25% del territorio di Gaza che ancora l’esercito israeliano non controlla, e che è proprio la parte in cui si trovano rifugiati gli oltre due milioni di palestinesi, in costante fuga dai crimini di guerra israeliani che hanno già ucciso oltre 60.000 persone. Entro la data rituale del 7 ottobre il piano israeliano prevede di aver sfollato la capitale della Striscia, Gaza City, all’interno della quale vivono circa 800.000 persone, e poi di occuparla per «eliminare tutti i membri di Hamas rimanenti». Secondo quanto precisato da Netanyahu sarà direttamente l’esercito israeliano ad occuparsi della gestione «umanitaria», distribuendo «assistenza alla popolazione civile al di fuori delle zone di combattimento». Significa evidentemente che non sarà consentito di operare né all’ONU, né alla Croce Rossa Internazionale, né ad alcuna organizzazione umanitaria.

Secondo quanto riferito da diversi media israeliani la riunione del Gabinetto di guerra è stata contraddistinta da aspre discussioni, specie a seguito delle rimostranze emerse da parte dei vertici dell’esercito israeliano, in parte contrari all’idea di invadere e occupare militarmente Gaza. Nelle strade di Tel Aviv durante la notte ci sono state anche le proteste di parte dell’opposizione e dei parenti degli ostaggi. Tuttavia la decisione è stata presa a maggioranza, sancendo la decisione israeliana di violare in maniera definitiva il diritto internazionale, dopo aver umiliato per ventidue mesi quello di guerra e quello umanitario al punto da doversi difendere presso la Corte di Giustizia Internazionale dall’accusa di genocidio e da avere il proprio primo ministro e due ministri colpiti da un mandato di arresto internazionale da parte della Corte Penale dell’Aja per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Con la decisione del Gabinetto di guerra Israele ha deciso di farsi beffe contemporaneamente di decine di risoluzione dell’ONU (a cominciare dalla numero 181, che nel 1948 assegnò la Striscia di Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme Est allo Stato di Palestina) e occupare militarmente una terra straniera con il pretesto dalla lotta al terrorismo.

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3 Commenti

  1. Mi chiedo se noi post Romani, ci pentiamo di non aver proceduto alla terminazione degli Ebrei dopo la rivolta contro Tito nel 70 AD, come da prassi di quei tempi, la meccanica quantistica che persino Einstein, uno di loro odiava magari proprio per questo, potrà correggere l’errore e cesseranno d’esistere?

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