Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, è stato ristretto agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza su presunte irregolarità negli appalti in cambio di voti. Stessa misura per la dirigente comunale Lidia De Leonardis. Disposte anche interdizioni per due dirigenti comunali, il divieto di dimora per un ex luogotenente della Guardia di Finanza e restrizioni per un imprenditore portuale. Le accuse, che ruotano attorno alla gestione del nuovo porto commerciale di Molfetta, comprendono corruzione, turbativa d’asta, peculato e falso. Minervini, secondo la ricostruzione dei magistrati, avrebbe promesso la gestione trentennale delle banchine in cambio di sostegno elettorale.