venerdì 23 Maggio 2025

Tra i candidati alle prossime amministrative ci sono 22 segnalati dall’antimafia

Sono 22 i candidati alle prossime elezioni amministrative, che si terranno domenica 25 e lunedì 26 maggio, segnalati come “impresentabili” dalla Commissione antimafia. Di questi, ben 5 sono candidati nel Comune di Taranto. Lo ha reso noto Chiara Colosimo, presidente della Commissione, al termine dei lavori di verifica dei candidati. Delle 22 candidature, 10 risultano in violazione del codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione rispetto a casellario giudiziario e carichi pendenti, mentre le altre 12 violano il codice in quanto in passato furono già sindaci o componenti di giunta nei comuni sciolti per infiltrazione mafiose che tornano al voto.

Il termine “impresentabili” deriva dal Codice di autoregolamentazione delle candidature adottato nel 2015 e periodicamente aggiornato dalla Commissione, con l’obiettivo di prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata nella politica locale. La rilevazione, eseguita dalla Direzione generale dei servizi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia, ha avuto per oggetto in totale 4.192 nominativi, forniti dagli elenchi dei candidati trasmessi dalla Commissione. Se Taranto “primeggia” con 5 nomi in lista, mentre non risultano candidati “impresentabili” a Genova, unico capoluogo di Regione al voto, così come a Ravenna.

Nella lista diramata da Palazzo San Macuto figurano:

  • Di Nardo Paolo (Giugliano in Campania), Unione di Centro Adesso Giugliano, condannato definitivamente per usura;
  • Pignatelli Gennaro (Giugliano in Campania), lista Guarino, colpito da un decreto di citazione a giudizio per frode informatica e accesso abusivo a sistema informatico;
  • Caruso Titina (Lamezia Terme), Forza Italia, a giudizio per bancarotta fraudolenta e trasferimento fraudolento di valori;
  • De Rango Franchino (Rende), Avanti Rende Libera, a giudizio per bancarotta fraudolenta;
  • Iorio Francesco (Rende), Libertà in Movimento, a giudizio per traffico illecito di rifiuti;
  • Basile Rossella (Taranto), Movimento Sportivo, a giudizio per riciclaggio;
  • Albano Mimma (Taranto), Noi Taranto, a giudizio per usura;
  • Milella Antonio Damiano (Taranto), Democrazia Cristiana, condannata in primo grado per turbata libertà degli incanti;
  • Ungaro Rosario (Taranto), Forza Italia, a giudizio per corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti;
  • Renna Cataldo (Taranto), Forza Italia, a giudizio per traffico di influenze illecite.

I candidati inseriti tra gli “impresentabili” per aver ricoperto la carica di sindaco o di componente di giunte in comuni sciolti per mafia sono invece:

  • Russo Francesco (Orta Nova), Con Di Stasio Sindaco (già assessore del comune sciolto);
  • Sorrentino Elisa (Rende), Partecipazione Rende (già assessore);
  • Totera Fabrizio (Rende), Progressisti Democratici (già assessore);
  • Ziccarelli Domenico, Avanti Rende Libera (già assessore);
  • Camarda Antonino (Castiglione di Sicilia), Per Castiglione – Camarda Sindaco (già sindaco);
  • Monforte Salvatore (Castiglione di Sicilia), Cambiamo per Castiglione – Monforte Sindaco (già assessore);
  • Raiti Francesco (Castiglione di Sicilia), Per Castiglione – Camarda Sindaco (già assessore);
  • Farfaglia Salvatore (Castiglione di Sicilia), Per Castiglione – Camarda Sindaco (già assessore);
  • Astuti Salvatore (Palagonia), Senso Civico – Salvo Astuti Sindaco (già sindaco);
  • Lauria Michele Luca Francesco (Palagonia), Salvo Astuti Sindaco (già assessore);
  • Favata Francesco Paolo (Palagonia), Senso Civico – Salvo Astuti Sindaco (già assessore);
  • Colomba Giuseppina (Palagonia), Palagonia nel Cuore – Salvo Astuti Sindaco (già assessore).

Sulla formazione dell’elenco c’è poi un piccolo giallo: la Commissione Antimafia ha infatti indicato come “impresentabile” alle elezioni amministrative di Matera (le agenzie hanno infatti sin da subito parlato di 23 nominativi) Francesco Paolo Lafortezza, a processo per frode, indicato come appartenente alla lista Io Sud Matera. Il rappresentante di quest’ultima, Pasquale Antonio Di Lorenzo, ha però inviato una missiva a Chiara Colosimo per segnalare che, in realtà, Lafortezza non risulta candidato nella sua compagine. Il nome dell’“impresentabile” sarebbe stato presente, almeno in prima battuta, all’interno della Lista Acito-Udc, nelle cui liste ufficiali però non compare più. A ogni modo, la Commissione Antimafia ha risposto parlando di un «disguido occorso nelle attività di verifica».

Avatar photo

Stefano Baudino

Laureato in Mass Media e Politica, autore di dieci saggi su criminalità mafiosa e terrorismo. Interviene come esperto esterno in scuole e università con un modulo didattico sulla storia di Cosa nostra. Per L’Indipendente scrive di attualità, politica e mafia.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

+ visti