mercoledì 26 Novembre 2025

Matteo Renzi è entrato nel CDA di un’azienda biotecnologica israeliana

Matteo Renzi entra ufficialmente nel Consiglio di amministrazione di Enlivex Therapeutics, società biotecnologica israeliana quotata al Nasdaq e alla Borsa di Tel Aviv. Il senatore e leader di Italia Viva assume un incarico strategico all’interno di un’azienda che intreccia ricerca medica, finanza digitale e tecnologie predittive basate su blockchain. L’ingresso dell’ex presidente del Consiglio nel board coincide con l’avvio di una strategia ambiziosa: un aumento di capitale da 212 milioni di dollari destinato in gran parte a finanziare un progetto basato su criptovalute e mercati predittivi.

Enlivex, nota per lo sviluppo di terapie sperimentali, ha deciso di affiancare all’attività scientifica una svolta radicale: puntare su criptovalute e “prediction market”. In particolare, l’azienda lancerà una strategia di tesoreria basata su asset digitali, utilizzando il token RAIN come elemento centrale di un portafoglio che si affida a mercati predittivi decentralizzati.  L’idea, secondo i vertici dell’azienda, è trasformare il valore futuro delle previsioni (su eventi economici, politici o di mercato) in un asset digitale, in un’ottica che unisce finanza, tecnologia e innovazione. L’operazione prevede che la raccolta dei 212 milioni di dollari possa avvenire anche attraverso stablecoin (USDT) e non solo valuta tradizionale, segno che Enlivex punta sull’ibridazione tra biotech e finanza decentralizzata, cercando di dare vita a una “bio-fintech” ibrida.

Secondo la nota ufficiale di Enlivex, l’ingresso di Matteo Renzi nel board ha l’obiettivo di «creare valore per gli azionisti» grazie alla sua esperienza politica e di leadership. Renzi stesso ha definito l’operazione come un’opportunità per guardare al futuro: «Vedo un potenziale reale nelle tecnologie blockchain e nei modelli predittivi», ha dichiarato, sottolineando che l’innovazione deve essere «responsabile e mirata». L’incarico di Renzi in Enlivex sarà gratuito, diversamente dai precedenti contratti milionari stipulati nel mondo arabo, in linea con le norme più restrittive sugli affari privati dei parlamentari, che gli consentono solo collaborazioni non retribuite o con aziende europee. Resta, però, per il leader di Italia Viva il vantaggio strategico di accedere a reti di potere e mercati ad alto valore. Nel progetto compare come senior strategy advisor di Rain Treasury anche Ofer Malka, imprenditore israeliano già vicino a Renzi, citato ben 104 volte in una relazione della Guardia di Finanza che la Procura di Firenze inviò al Parlamento nel 2022, quando il Copasir voleva capire se qualcosa degli incarichi privati di Renzi avesse rilevanza per la sicurezza nazionale. In quel dossier, si delineavano diversi rapporti tra il “Giglio magico” e Israele, tramite un intricato intreccio che ruotava attorno allo storico amico e finanziatore di Renzi, Marco Carrai, che gestisce diverse società, tra cui la Wadi Ventures Management Company con sede a Tel Aviv. Malka, ex socio di Carrai nella società di cybersicurezza Cys4, aveva tentato in passato di coinvolgere Renzi in iniziative imprenditoriali, tra cui una società cripto che gli aveva offerto la presidenza, poi ufficialmente rifiutata. In aprile, Malka aveva lanciato la società di criptovalute Elio Capital, offrendo proprio a Renzi, tramite Carrai, la presidenza, poi rifiutata. Oggi i due tornano a incrociarsi all’interno dell’ecosistema che unisce biotecnologie, criptovalute e blockchain.

L’impatto mediatico e finanziario non si è fatto attendere. Dopo l’annuncio, il prezzo del token RAIN è schizzato – con un rialzo oltre il 120% nelle 24 ore successive – e le azioni di Enlivex hanno registrato un incremento sensibile, anche se su valori inferiori al +40%. La reazione dei mercati rivela la curiosità degli investitori, anche se l’intreccio tra ricerca sanitaria e logiche speculative legate ai mercati predittivi appare tutt’altro che lineare. La scelta di inserire un politico italiano in carica nel consiglio di amministrazione di una società straniera apre interrogativi che vanno oltre la mera opportunità, toccando il tema della trasparenza e mettendo in discussione l’equilibrio tra ruolo pubblico, interessi privati e responsabilità istituzionale. Nel board di Enlivex, Renzi si ritrova accanto a figure legate a percorsi istituzionali e reti di potere , che rafforzano l’idea di una continuità non più confinata alla cerchia fiorentina del fu “Giglio magico”, ma ormai proiettata su scala internazionale. Un sistema che, nato a Firenze, sembra oggi essersi spostato e ampliato verso Tel Aviv, trasformando un circuito di relazioni locali in una struttura transnazionale dove politica, finanza e influenza si intrecciano fuori dal perimetro del controllo democratico.

Avatar photo

Enrica Perucchietti

Laureata con lode in Filosofia, vive e lavora a Torino come giornalista, scrittrice ed editor. Collabora con diverse testate e canali di informazione indipendente. È autrice di numerosi saggi di successo. Per L’Indipendente cura la rubrica Anti fakenews.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

+ visti