Il governo ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale sul suicidio assistito approvata dalla Sardegna a settembre, sostenendo che la materia sia di competenza nazionale e non regionale. La norma resterà in vigore mentre la Corte valuta il caso. La decisione ha soprattutto un valore politico: i partiti di centro-destra al governo sono contrari alla pratica e contestano le iniziative regionali, nate anche perché il Parlamento non ha ancora approvato una legge nazionale nonostante la sentenza del 2019. Finora solo Sardegna e Toscana hanno varato norme proprie, entrambe impugnate dal governo.



