Le prime piogge invernali hanno trasformato i campi di sfollati di Gaza in distese di fango, facendo crollare migliaia di tende già logorate da due anni di guerra. Intere famiglie sono rimaste senza riparo, con materassi, coperte e pochi averi inzuppati. La pioggia ha invaso centinaia di tende, aggravando una situazione umanitaria già critica per fame, privazioni e continui attacchi israeliani. Secondo l’ufficio stampa del governo di Gaza, circa il 93% delle tende esistenti (circa 125.000 su 135.000) non è più utilizzabile. Gli sfollati vivono ammassati oltre la “linea gialla”, zona in cui è vietato il ritorno alle case distrutte.



