Dal 15 novembre i lavoratori dell’ex Ilva a entrare in cassa integrazione saranno 5.700. Un numero destinato ad aumentare e a raggiungere le 6.000 unità a gennaio. È quanto emerso dal confronto tra i sindacati e il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, avvenuto in occasione del vertice alla presidenza del Consiglio fra governo e organizzazioni sindacali. I sindacati hanno definito la proposta del governo un «effettivo piano di chiusura», promettendo battaglia. La mossa è stata giustificata dal fermo dei lavori delle cokerie in nome della decarbonizzazione; i sindacati, tuttavia, sostengono che manchi «il sostegno finanziario al rilancio e alla decarbonizzazione».



