Il presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), Renato Brunetta, ha aumentato il proprio stipendio da 250 mila a 310 mila euro l’anno, con un rincaro di 60 mila euro. L’aumento coinvolge anche dirigenti e staff, per una spesa aggiuntiva complessiva di circa 1,7 milioni di euro. Le opposizioni denunciano un segnale negativo, parlando di “stipendi d’oro” nella pubblica amministrazione mentre i redditi medi restano fermi. Il Cnel replica che si tratta di un adeguamento ai parametri degli altri organi costituzionali. A sollevare ulteriori polemiche è il fatto che Brunetta, pensionato, percepisca un incarico retribuito nonostante la legge del 2012 lo vieti, salvo deroghe specifiche.




