“Imagine all the people”. La marcia Perugia Assisi di quest’anno ha voluto richiamare sin dal suo motto il celebre inno alla pace di John Lennon per «immaginare un futuro migliore». L’evento culminato nel corteo di oggi, domenica 12 ottobre, ha visto la partecipazione di oltre 50.000 persone, che, partite dal capoluogo umbro, sono arrivate ad Assisi attorno alle 15; è stato preceduto dall’ottava edizione dell’ONU dei popoli, assemblea con esponenti della società civile volta a promuovere i diritti umani e il diritto internazionale. Agli incontri, a cui ha presenziato anche la Relatrice speciale per i territori palestinesi occupati Francesca Albanese, si è parlato di diversi temi, con particolare attenzione proprio sul genocidio in Palestina, e si è celebrato l’ottantesimo anniversario della fondazione delle Nazioni Unite.
La manifestazione della pace di quest’anno è stata una delle edizioni più partecipate degli ultimi tempi. L’evento è iniziato attorno alle 8, quando le persone hanno iniziato a radunarsi presso i giardini del frontone di Perugia; qui è intervenuta la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, che ha poi ceduto la parola al primo cittadino di Betlemme, città in Cisgiordania. Tra le varie persone invitate a parlare, anche la Relatrice speciale, che si è espressa sul piano di pace di Trump e Netanyahu: «Nel piano di pace proposto da Trump e Netanyahu ci sono troppi assenti. Anzitutto i palestinesi, cooptati da tecnocrati. Dove sono?», ha detto Albanese. «Dove è la Cisgiordania e dove è la giustizia?» ha aggiunto. «Quello che è stato fatto a Gaza non è l’esito di un terremoto ma frutto di un piano intenzionale voluto ed eseguito al fine di distruggerla. Si parla di una ricostruzione sulle macerie e sulle fosse comuni ma non di ricucire lo strappo fatto all’anima di quel popolo. Sono molto preoccupata». Dopo i vari interventi, il corteo ha iniziato a sfilare verso Assisi, con rappresentanti di centinaia di organizzazioni, sindaci da tutta Italia, sindacati, esponenti della Chiesa, partiti politici e volti noti della società civile.
L’evento di quest’anno richiama la nota canzone del defunto componente dei Beatles John Lennon, per invitare i partecipanti a «immaginare tutte le persone vivere insieme in pace». Proprio “Immagina” è stata la parola chiave della manifestazione di oggi e di quelle che l’hanno preceduta nei mesi. Il programma “Immagina” è infatti iniziato ad agosto 2024, con l’obiettivo di immaginare un percorso per un futuro diverso, fatto di «responsabilità, capacità, politica». I punti saldi del progetto erano quelli di promuovere gli investimenti nell’educazione, estendere la mobilitazione contro la guerra, aprire un dialogo sul ruolo delle istituzioni e «costruire il progetto di pace che manca».