L’errore sembra essere sempre meno un tabù per i giovani italiani, in quanto quasi la metà degli studenti riconosce che sbagliare può avere un valore positivo. È quanto emerge da una nuova ricerca di Skuola.net su 2.500 alunni di scuole superiori e università, secondo la quale il 32% lo considera “frustrante ma utile” e il 10% uno stimolo per migliorarsi, anche se la scuola resta spesso fonte di ansia e giudizio: quasi 8 ragazzi su 10 ammettono di aver provato disagio dopo un errore accademico, e le ragazze risultano più colpite. «La loro reazione è rivoluzionaria», commenta Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, «usano l’errore come lezione per ripartire».