sabato 4 Ottobre 2025

Roma, centinaia di migliaia in piazza per la Palestina

Centinaia di migliaia di persone di persone si sono ritrovate oggi a Roma per protestare contro il genocidio palestinese. Gli organizzatori parlano di un milione di presenze, per le forze dell’ordine i partecipanti sarebbero non più di trecentomila: in ogni caso, si tratta di uno dei cortei più partecipati degli ultimi anni. Il corteo, partito intorno alle 15, si è svolto senza particolari disordini. Decine gli autobus in arrivo nella Capitale fermati e perquisiti dalle forze dell’ordine ai vari caselli autostradali di Roma. In piazza, oltre a cartelli che chiedono di fermare l’aggressione israeliana a Gaza e il rilascio dei membri della Global Sumud Flotilla, anche diverse scritte contro il governo Meloni, accusato di complicità con Tel Aviv.

La manifestazione ha percorso viale della Piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, piazza del Colosseo, via Labicana e via Merulana, prima di fermarsi nella piazza di Porta San Giovanni. La protesta è stata partecipata al punto che la coda del corteo ha raggiunto il punto di arrivo tre ore dopo coloro che si trovavano in prima fila, mentre alle 16.30 molti manifestanti dovevano ancora partire. A prendervi parte sono state tutti i collettivi e le sigle che si sono già mobilitati con blocchi e scioperi negli scorsi giorni: da USB a CGIL, passando per i vari collettivi studenteschi (tra cui OSA e Cambiare Rotta), fino al Movimento degli studenti palestinesi e all’Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP). Presenti anche alcuni esponenti politici dell’opposizione, tra i quali Benedetta Scuderi (che ha fatto ritorno ieri dalla missione della Global Sumud Flotilla) e Fratoianni (AVS) e Riccardo Magi (+Europa). Da parte di Giorgia Meloni, che stamattina ha partecipato alla commemorazione per San Francesco d’Assisi, e degli esponenti del governo non sono arrivati commenti.

La protesta era in programma da settimane ed arriva a pochi giorni dal 7 ottobre, quando ricorreranno due anni dall’inizio del genocidio israeliano a Gaza. Da allora, sono quasi 70 mila i palestinesi uccisi dalle incursioni giornaliere dell’esercito israeliano, ma numerosi studi hanno riferito il sospetto che le cifre reali siano molto più alte. Centinaia di migliaia i feriti, due milioni gli sfollati, mentre nelle ultime settimane l’IDF ha intensificato la propria intensiva su Gaza City. Di fronte all’inazione dei governi, la società civile europea (e del mondo) ha risposto con proteste sempre più intense, che in Italia hanno raggiunto l’apice nella giornata del 22 settembre scorso, quando centinaia di migliaia di persone hanno scioperato in tutto il Paese – in una delle iniziative più partecipate degli ultimi anni. Durante le giornate successive sono continuati blocchi e manifestazioni, che hanno culminato nel grande sciopero di venerdì 3 ottobre, indetto dopo che Israele ha illegalmente intercettato e arrestato gli attivisti della missione umanitaria Global Sumud Flotilla in acque internazionali (e nonostane il garante lo avesse definito “illegittimo”).

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

+ visti