Ore 10:46 – Venezia paralizzata dallo sciopero e dal corteo per Gaza
A Venezia lo sciopero indetto da Cgil e Cobas, unito alle manifestazioni a sostegno di Gaza e della Flotilla, ha paralizzato i collegamenti da e per il centro storico. Il corteo, partito da Campo Santa Margherita, è diretto a piazzale Roma, stamani completamente deserto. Alcuni attivisti sono saliti sul tetto del Garage comunale, esponendo uno striscione con la scritta “Free Gaza”. Gravi i disagi anche sul fronte ferroviario: dalle 10 sono state registrate cancellazioni della quasi totalità dei treni sia alla stazione di Venezia Santa Lucia sia a quella di Mestre.

Ore 10:30 – Salvini minaccia i lavoratori di sanzioni, ma non conosce la legge
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ospite a Mattino Cinque, ha definito l’odierno sciopero «illegittimo non perché non lo vuole Salvini, ma perché la Commissione tecnica di garanzia lo ha dichiarato tale», affermando che «chi oggi sciopera sa che va contro la legge e rischia sanzioni sia a livello personale che come organizzazioni sindacali», in realtà si tratta di una bugia: la legge 146/1990 che regola il diritto di sciopero esclude che vi possano essere sanzioni per i lavoratori a meno che lo sciopero non sia stato precettato (e non è questo il caso), sanzioni vi possono essere solo per le organizzazioni sindacali che l’hanno indetto, CGIL e USB, con possibili multe fino a 50.000 euro.
Ore 10:10 – Torino, bloccato centro distribuzione Amazon di Brandizzo, corteo verso le OGR
A Brandizzo, nel Torinese, attivisti pro Palestina e il sindacato Si Cobas hanno bloccato il centro di distribuzione Amazon, impedendo dalle 7.30 l’uscita dei furgoni destinati alle consegne. Nelle Officine grandi riparazioni, in occasione dell’Italian Tech Week, è previsto il talk con Jeff Bezos, fondatore di Amazon, con John Elkann e la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen. Le OGR, presidiate dalle forze dell’ordine, sono obiettivo del corteo dei manifestati torinesi.

Ore 9:55 – Caos treni: ritardi e cancellazioni da Nord a Sud
Lo sciopero generale sta causato gravi disagi al trasporto pubblico in tutta Italia. A Napoli la Stazione Centrale registra ritardi e cancellazioni, la linea 1 della metro è ferma, bus e tram operano a servizio ridotto e molti treni Eav sono soppressi. A Milano Centrale i ritardi vanno da 20 minuti a oltre 5 ore, mentre a Garibaldi e Rogoredo si registrano cancellazioni e ritardi fino a tre ore. Anche a Roma Termini numerosi treni sono stati cancellati o ritardati fino a 80 minuti. Disagi previsti fino alle 21.
Ore 9:41 – Bloccato l’hub logistico ferroviario di Pioltello
I lavoratori e le lavoratrici in sciopero stanno bloccando Logtainer, l’hub logistico ferroviario di Pioltello (Milano), definito dai Giovani palestinesi Milano che si sono uniti alla protesta «uno dei principali snodi della logistica di guerra del nord Italia». Il polo, alle porte di Milano e collegato ai porti di Genova, La Spezia e Livorno, è infatti strategico per il transito di merci legate alla filiera bellica e commerciale dirette a Israele. Logtainer movimenta carichi per conto di Maersk, oggetto di una campagna di boicottaggio per il trasporto di armi verso Israele.
Ore 9:28 – Bloccato l’accesso al porto di Livorno
Dalle 6 del mattino un presidio di manifestanti pro-Pal, sostenuti da USB, ha bloccato completamente il traffico commerciale nella zona nord del porto di Livorno. L’azione, svolta davanti al varco Zara, ha causato lunghe code di Tir e mezzi pesanti intrappolati tra ponte Genova e via Leonardo da Vinci, paralizzando anche l’accesso dei passeggeri ai traghetti. I manifestanti hanno invaso le carreggiate, posizionato transenne e acceso fuochi per impedire il transito. La protesta ha generato tensioni, con camionisti e automobilisti bloccati che lamentano l’impossibilità di circolare in quell’area della città.

Ore 8:40 – I settori interessati
Lo sciopero del personale ferroviario è fino alle ore 21:00, garantiti alcuni treni a lunga percorrenza e quelli pendolari fino alle ore 9 e dalle 18 alle 21. Il trasporto pubblico locale – autobus, tram, metropolitane – sarà interessato dallo sciopero per tutta la giornata, fatte salve le fasce orarie di garanzia stabilite a livello locale.
Il trasporto aereo sciopera da mezzanotte e un minuto alle 24 nel rispetto delle fasce di garanzia dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 18 alle ore 21 del personale di volo delle compagnie ad eccezione del personale comandato per i voli garantiti.
Lo sciopero riguarda tutti i settori, quindi possono esserci disservizi e disagi anche nella sanità (pur con le ampie garanzie di prosecuzione del lavoro che sono garantite in questo settore) e in ogni settore lavorativo pubblico e privato.
Ore 8:00
Nonostante il tentativo di sospensione da parte della Commissione di garanzia, che ieri aveva dichiarato illegittimo lo sciopero perché annunciato senza il necessario preavviso, i sindacati USB e CGIL hanno confermato l’astensione dal lavoro e le proteste per la giornata di oggi, 3 ottobre. Lo sciopero è stato indetto di urgenza dopo il blocco della Global Sumud Flotilla da parte di Israele.
Il sindacato di base USB ha chiamato «ogni lavoratore e lavoratrice, ogni cittadino e cittadina, ogni organizzazione democratica e solidale a bloccare tutto: produzione, logistica, trasporti, scuola, servizi, in segno di protesta contro il crimine di guerra commesso da Israele e contro la complicità dei governi occidentali, Italia compresa, che continuano a fornire armi e sostegno politico al regime sionista. Difendere la Global Sumud Flotilla significa difendere la libertà, la pace, la dignità del lavoro e dei popoli».
Il sindacato ha anche chiarato che nessun lavoratore rischia sanzioni o le «conseguenze» minacciate dal ministro Salvini. La legge sugli scioperi infatti prevede che in caso di sciopero illegittimo a rischiare sanzioni sia l’organizzazione sindacale, non i singoli lavoratori.
