giovedì 2 Ottobre 2025

Diretta – Oltre 200 arresti tra gli attivisti – Fuori uso il tracker delle imbarcazioni

La Global Sumud Flotilla, la flotta di imbarcazioni civili che si sta dirigendo verso Gaza per consegnare tonnellate di aiuti umanitari e rompere l’assedio israeliano, è entrata nella zona “ad alto rischio”, ovvero le acque internazionali di fronte alla Striscia che Israele tiene sotto controllo militare (150 miglia nautiche dalla costa). La fregata Alpino italiana, intervenuta dopo l’attacco con droni scagliato contro diverse imbarcazioni della flotta, si è fermata al limite delle 150 miglia. La nostra diretta degli eventi.

Da qualche minuto non è più possibile verificare la posizione delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. È probabile che si tratti di un malfunzionamento del server (già verificatosi in precedenza).


In un comunicato sui propri social, la Global Sumud Flotilla ha riferito che la nave Mikeno sarebbe sbarcata sulle coste di Gaza. Successivamente, in un secondo post, il team ha riferito che la notizia è da verificare.


Secondo l’ultimissimo aggiornamento del team della Global Sumud Flotilla, la nave Marinette sta proseguendo indisturbata la sua navigazione verso Gaza e si troverebbe a pochissimi chilometri dalla costa.


Nell’intervento che si sta svolgendo in queste ore alla Camera per riferire, tra le altre cose, sulla situazione degli italiani a bordo della Flotilla, il ministro degli Esteri Tajani ha confermato che «stanno tutti bene» e che entro la fine della mattinata o all’inizio del primo pomeriggio Israele porterà a termine le operazioni di trasferimento di tutti e 400 gli attivisti a bordo della Flotilla nel porto di Ashdod, per poi trasferirli nella prigione di Be’er Sheva. Funzionari italiani si recheranno in visita domattina e poi di nuovo domenica (non sabato, in quanto sarà Shabbat). Il ministro ha riferito che «le autorità israeliane vogliono fare un unio provvedimento di espulsione coatta di tutti i membri della Flotilla», che avverrebbe il 6 e il 7 ottobre prossimi.


Secondo quanto riferito dai media israeliani, sono 40 su 47 le imbarcazioni fermate dall’esercito, mentre due starebbero continuando la navigazione. Secondo il tracker della Global Sumud, 19 barche sono sospettate di essere state intercettate, oltre alle altre che risultavano già fermate. I contatti con la Mekorot, l’imbarcazione che è riuscita a entrare nelle acque gazawi superando il blocco navale israeliano, sono state interrotte.


La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato pochi minuti fa un commento su quanto sta accadendo nelle acque internazionali di fronte a Gaza, con Israele che ha illegalmente aggredito le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla e arrestato centinaia di attivisti. La premier ha ribadito la sua contrarietà alla missione, specificando che «nulla di tutto questo porta alcun beneficio al popolo della Palestina» ma che «porterà molti disagi al popolo italiano», riferendosi allo sciopero indetto dai sindacati per la giornata di domani. «Il week end lungo e la rivoluzione non stanno insieme», ha detto Meloni. Nessun dettaglio è emerso in merito a cosa il governo abbia intenzione di fare per aiutare i propri connazionali sequestrati da Israele, se non che «stiamo seguendo la situazione minuto per minuto» e che la Farnesina «è in contatto con gli avvocati di alcuni degli imbarcati».


Secondo quanto riportato da Al Jazeera, gli attivisti arrestati a bordo della Flotilla sono in viaggio verso il porto di Ashdod, dove dovrebbero arrivare nel giro di due ore. Tuttavia, per via del fatto che stanno venendo arrestati e trasportati in più riprese, queste operazioni potrebbero richiedere tutta la giornata. Tra gli arrestati vi sono anche Greta Thunberg, Thiago Avila e Yasemin Acar.

In un posto condiviso su X dal ministero degli Esteri israeliano, si vedono alcuni degli ostaggi con i giubbotti addosso, mentre vengono trasportati verso Israele. «I passeggeri Hamas-Sumud sui loro yacht stanno viaggiando sani e salvi verso Israele, dove inizieranno le procedure di espulsione verso l’Europa. I passeggeri sono sani e in buona salute», riporta il post.


In tutta Italia continuano senza sosta cortei, blocchi e proteste a sostegno della Global Sumud Flotilla e per chiedere al governo, che fino ad ora non si è pronunciato, di intervenire in aiuti dei connazionali e della missione. A Torino, una manifestazione parte alle 9.30 da Palazzo Nuovo, mentre a Trento al corteo universitario si è aggiunta la protesta spontanea dei giovani delle superiori. A Milano è stata occupata l’Università Statale, a Berlino la stazione centrale, mentre in Francia è stata bloccata la raffineria Longvic.


Secondo quanto risulta dal tracker sul sito della Global Sumud Flotilla, la nave Mikeno, della quale si era in precedenza perso il segnale, ha raggiunto le acque di Gaza e si trova sempre più vicina alla costa. Altre 23 navi si trovano a poca distanza.


Almeno 26 navi sono prossime alla costa di Gaza, a una distanza approssimativa di 60km, secondo il tracker della Flotilla (potere consultarlo qui).


Saif Abukeshek, portavoce della Flotilla, ha fatto sapere che oltre 200 membri dell’equipaggio sono stati arrestati da Israele: tra questi vi sono 22 italiani, oltre a 30 spagnoli, 21 turchi e 12 malesi. Nonostante ciò, “la missione continua per rompere l’assedio israeliano”. Nel frattempo, dall’Europa al Sudamerica, le piazze si sono riempite di decine di migliaia di persone che protestano contro l’aggressione israeliana alla Flotilla.


Sui propri canali social la Global Sumud Flotilla ha riferito che sono ancora 30 le navi che procedono verso le coste di Gaza, “nonostante le incessanti aggressioni della marina di occupazione israeliana”: sono a circa 85km dalle coste di Gaza.


Nonostante gli abbordaggi e gli arresti degli equipaggi le navi non ancora fermate da Israele proseguono la navigazione verso Gaza sfidando il blocco israeliano. Secondo quanto riportato dalla Global Sumud Flotilla sono 7 al momento le navi che la marina israeliana è riuscita a fermare. Meno di un quinto del totale: sono ancora 33 quelle che avanzano verso le rive palestinesi.

Non solo in Italia: le proteste per l’intercettazione delle navi della GSF stanno scoppiando in diverse città d’Europa. Per ora, migliaia di cittadini sono scesi nelle piazze di Barcellona, Berlino e Bruxelles, chiedendo protezione peri i civili a bordo delle imbarcazioni e la fine del genocidio in Palestina.


Altre navi della Global Sumud Flotilla stanno venendo approcciate dalle imbarcazioni della marina israeliana. Secondo fonti non confermate, per ora sarebbero sei le navi sequestrate; le uniche di cui si abbia conferma, tuttavia, rimangono le tre annunciate dai portavoce del gruppo.

In questo momento, dalle immagini della diretta sul canale YouTube della GSF sembra che una nave israeliana si stia avvicinando a una delle imbarcazioni della Flotilla, la nave Mango. Mango sta anche venendo attaccata con quelli che sembrerebbero degli idranti; le immagini della telecamera sono tuttavia troppo sfocate per determinare di cosa si tratti. Altre navi sono state attaccate con lo stesso dispositivo.


Il corteo di Roma è arrivato in piazza Barberini e ora sembra stare dialogando con le forze dell’ordine per spingersi fino a Palazzo Chigi. Intanto, anche Pisa e Napoli si muovono in corteo, mentre in altre città, come a Catania, sorgono nuovi presidi.

Local Team sta seguendo le varie piazze d’Italia in una live su YouTube.


Dopo avere radunato migliaia di persone in presidio, le maggiori città italiane stanno partendo i primi cortei. A Milano, da Piazza della Scala i manifestanti hanno iniziato a muoversi in direzione Stazione Centrale, dove la polizia ha schierato decine di agenti in tenuta antisommossa; a Roma, invece, da Piazza dei Cinquecento, il corteo si è mosso verso Palazzo Chigi. Corteo universitario a Bologna, diretto verso Piazza maggiore mentre a Torino il presidio di Piazza Palazzo di Città ha iniziato a muoversi.


Il ministro degli Esteri Tajani ha dichiarato che gli attivisti italiani che verranno arrestati dalle operazioni israeliane verranno prima portati in Israele, ad Ashdod, e poi rispediti in Italia: “Le regole di ingaggio della Marina israeliana sono molto chiare, nessun atto di violenza nei confronti delle persone che sono a bordo delle navi della Flotilla. Queste sono disposizioni molto chiare che hanno avuto dal governo”, ha dichiarato il ministro. Secondo quanto riporta Tajani, l’operazione durerà fino a circa mezzanotte o l’una.


La Global Sumud Flotilla ha annunciato che la missione prosegue. Nonostante le operazioni israeliane gli attivisti sono “determinati” a rompere l’assedio a Gaza, ha detto un portavoce del gruppo in una diretta sui social. Le navi proseguono in direzione di Gaza.


A Pisa, intanto, il corteo spontaneo in supporto alla GSF è arrivato alla stazione centrale della città, invadendo i binari.


La GSF ha rilasciato un comunicato stampa d’emergenza in cui conferma che “molteplici barche” sono state fermate dalle IDF, precisamente. Il comunicato cita le navi Alma, Surius, e Adara. In questo momento, specifica la GSF, si trova a circa 70 miglia nautiche da Gaza.


A Roma e forze dell’ordine hanno blindato la stazione Termini, chiudendo le entrate principali che danno su piazza dei Cinquecento. La medesima piazza è stata al centro di un presidio negli scorsi giorni, ed è stata rinominata dai manifestanti Piazza Gaza.

Scene analoghe a Bologna, dove sono stati schierati diversi carabinieri in antisommossa presso piazza Grande.


L’emittente qatariota Al Jazeera riporta che l’esercito sarebbe salito sulla nave Sirius e avrebbe iniziato ad arrestare l’equipaggio. Tra le persone fermate figura tra cui il corrispondente della stessa emittente Mubasher Hayat Al-Yamani.

Al Jazeera riporta anche che una terza nave starebbe venendo approcciata.


“La nave Alma è stata appena abbordata dalle forze di occupazione israeliane”, lo ha comunicato su X la pagina ufficiale della Global Sumud Flotilla.


Intanto, si moltiplicano i presidi in sostegno della GSF: per stasera sono state convocate piazze a Bologna, Firenze, Genova, Livorno, Lodi, Milano, Palermo, Torino, Siena..


La eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan, attivista della coalizione, ha pubblicato un video che mostra delle navi intercettare alcune imbarcazioni della Flotilla. Dal video, non è chiaro di quale nave si tratti.

Intanto, i canali di aggiornamento non ufficiali sostengono che le IDF avrebbero accerchiato le navi della Flotilla e che la nave Alma e la nave Sirius sarebbero state fermate. Un video che circola online mostra la nave Alma che viene contattata radiofonicamente dalle autorità israeliane.


Intanto, in Italia iniziano a emergere i primi moti di supporto alla GSF. A Napoli un gruppo di manifestanti ha occupato la stazione centrale, invadendo i binari. La mobilitazione si sta estendendo lungo le vie principali attorno alla stazione.


L’Unione Sindacale di Base ha ufficializzato lo sciopero del 3 ottobre. Dopo quello che parrebbe l’inizio delle operazioni israeliane, USB ha annunciato una mobilitazione immediata nelle piazze.


La maggior parte delle navi del convoglio umanitario non trasmettono più alcuna immagine. In questo momento, sono attive solo due telecamere di bordo. Gli attivisti continuano a indossare i giubbetti in attesa di eventuali intercettazioni; secondo fonti non verificate alcune delle navi sarebbero state intercettate.


Le navi israeliane si starebbero avvicinando sempre di più al convoglio. Gli attivisti hanno tutti indossato i giubbotti di salvataggio e l’equipaggio della nave Alma si è seduto sul ponte, apparentemente, come da prassi, in attesa dei soldati israeliani. Per un breve periodo, la connessione con Alma è stata interrotta, ma è ripresa nell’arco di una decina di minuti. Secondo un comunicato della Flotilla, le operazioni di blocco potrebbero iniziare entro la prossima mezz’ora.


Oltre 20 navi si starebbero avvicinando alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. La notizia è stata data dagli organizzatori, ma non è chiaro a che velocità le navi stiano viaggiando.


In un aggiornamento sul proprio canale Telegram, la Global Sumud Flotilla ha annunciato che le navi del convoglio umanitario si trovano a meno di 90 miglia nautiche dalle coste di Gaza. «Stiamo navigando in una zona ad alto rischio», scrivono gli attivisti della Flotilla. «State allerta». Le ultime navi della Freedom Flotilla Coalition, uno dei gruppi di avvitisti che fa parte del comitato della GSF, sono state intercettate a circa 100 miglia nautiche dalle coste gazawi.



Gli attivisti della Global Sumud Flotilla hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno parlato degli eventi di questa notte. Gli attivisti hanno spiegato che la flotta sarebbe stata avvicinata da delle navi che avrebbero usato tattiche di intimidazione psicologica, circondandole, accendendo i fari e manomettendo le telecomunicazioni. Nel corso della conferenza, hanno ribadito che le navi dovrebbero arrivare a Gaza domani attorno alle 10 del mattino, e che questa ultima notte sarà «critica» perché le ultime volte Israele ha fermato le missioni proprio a notte inoltrata.


Israele si starebbe preparando a intercettare le navi della Flotilla. Secondo quanto riporta l’emittente Kan news, le navi verrebbero bloccate dalla marina militare, che prenderebbe a carico tanto le imbarcazioni quanto gli attivisti. Gli attivisti verrebbero così portati presso il porto di Ashdod, dove, secondo il quotidiano israeliano Ynet, verrebbero dispiegati 500 agenti. Una volta arrivati in Israele, verrebbero trasferiti presso la prigione di Ketziot. Intanto, la Marina Militare avrebbe aumentato lo stato di allerta e dispiegato imbarcazioni al largo delle acque palestinesi.


Dopo l’Italia, anche la Spagna ha richiamato la nave del Paese che scortava gli attivisti della Global Sumud Flotilla. Dopo avere ritirato la propria imbarcazione, Madrid ha anche invitato gli attivisti a non entrare «nella zona di esclusione istituita dall’esercito israeliano».


La eurodeputata e membro della Flotilla Rima Hassan ha dichiarato che le navi del convoglio dovrebbero arrivare a Gaza domani. Da quanto comunica il membro del gruppo, le navi si trovano ora a 130 miglia nautiche dalle coste di Khan Younis, Governatorato nel sud della Striscia.


Mentre la Flotilla si avvicina a Gaza, numerosi gruppi studenteschi e di lavoratori si stanno iniziando a mobilitare. Già ieri, gli studenti di Cambiare Rotta hanno lanciato l’allarme a Bologna, Genova, Bari e Palermo, inscenando proteste nelle città e minacciando di bloccare gli atenei in caso di attacchi alle navi della flotta. A Roma, gli studenti della Sapienza hanno occupato la facoltà di Scienze Politiche. Intanto, a Livorno, il Gruppo Autonomo Portuali già in presidio per impedire alla nave israeliana ZIM Virginia ha annunciato il presidio permanente per la Flotilla; Unione Sindacale di Base, invece, ha annunciato che in caso di attacco sarà sciopero immediato.


«Mentre la Flotilla si accinge a entrare nelle acque territoriali di Gaza con il suo carico umanitario, il governo italiano si prepara ad abbandonarla, lasciando campo libero all’ennesima violazione di Israele, che gli permetterà di proseguire il genocidio indisturbato».


Una nave militare israeliana ha approcciato le navi della flotta, compiendo quelli che sono stati descritti come gesti «intimidatori», danneggiando i sistemi di comunicazione e circumnavigando, con «manovre molto pericolose», le imbarcazioni Alma e Sirius. «Sono state necessarie manovre evasive per evitare collisioni. Dopo l’attacco intimidatiorio all’Alma, la nave militare si è diretta verso Sirius, ed ha ripetuto lo stesso pattern. Ci sono state altre segnalazioni di imbarcazioni militari per tutta la notte, ma questo è stato il primo incontro ravvicinato», segnala la flotta sui suoi canali social. «Nonostante la perdita di alcuni apparati elettronici, nessuno è stato ferito» e la navigazione verso Gaza continua: «ci aspettiamo, nelle prossime 4/5 ore, di raggiungere il punto in cui sono state intercettate Handala e Madleen».


Alcune imbarcazioni non identificate, molte delle quali con le luci spente, si sono avvicinate alla flotta e hanno circumnavigato per vari minuti alcune delle navi, che hanno perso temporaneamente l’uso di Starlink.


La presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha risposto con un tweet alle accuse di «sabotaggio» dirette dalla Flotilla al governo.


Dopo che il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha informato che la fregata Alpino non avrebbe scortato gli italiani presenti sulla Global Sumud Flotilla e offerto ai partecipanti alla missione «l’opportunità» di abbandonare la nave e ritornare in Italia prima di fare ingresso nelle acque critiche, la Global Sumud ha accusato il governo di «sabotaggio». In una nota diffusa sui propri canali, i membri della missione scrivono che «se l’Italia stesse davvero cercando di proteggere vite», non lo farebbe sostenendo Israele o «facendo pressione» sui civili perché si ritirino. «La Corte Internazionale di Giustizia ha emesso, nel suo ordine del 24 maggio 2024, misure provvisorie richiedendo che tutti gli Stati prendano le necessarie iniziative concrete per assicurare la fornitura senza ostacoli di aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza» sottolinea la nota, specificando che «la Flotilla continua a navigare».

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9 Commenti

  1. Mi auguro che tutto il paese protesti, e si scenda in piazza a centinaia di migliaia. Comunque non è soltanto il governo Italiano a farmi profondamente schifo, ma tutti i governi europei. A che serve riconoscere la Palestina se poi si permette a israele di continuare lo sterminio indisturbato, senza muovere un dito?

  2. E ancora una volta Israele commette un sopruso, un reato contro il dirirtto internazionale, fottendosene di tutto e tutti, mentre quasi tutto il mondo occidentale china la testa di fronte agli assassini sionisti. Profonda vergogna di appartenere a questa parte di mondo.

  3. Mario dice saggezza, io dico codardia.
    Nessuno della Flottilla penso abbia mai pensato veramente di aiutare i gazawi, anche se non li avessero intercettati i loro viveri sarebbero stati una goccia nel mare della sofferenza.
    Ben più forte è il messaggio che rende evidente la prepotenza di Israele, che conoscevamo già molto bene, e soprattutto fino a che punto arriva il corrotto servilismo degli altri governi. Qualcuno riesce a parlare di diritto internazionale senza vergognarsi?
    Ci vuole una certa dose di follia per prendersi un rischio del genere, ma i partecipanti della Flottilla dimostrano un grande coraggio e stanno facendo un gesto politico di cui noi che ci pensiamo civili e democratici non siamo capaci.

  4. La Flotilla è stata una grande cavolata sin dall’inizio: puoi difendere i palestinesi se ci vai con portaerei, cacciabombardieri e hai armi nucleari, SOLO Francia e Uk possono farlo. E DIMENTICATE il diritto internazionale, ha sempre valso la legge del più forte: quale diritto internazionale c’era quando gli USA invasero l’Iraq? E quando bombardarono la Serbia per far staccare il Kossovo? Il Governo italiano sta agendo con SAGGEZZA: SA che militarmente è di molto inferiore a Israele, e soccomberebbe. Vi ricordo che la Svezia e il Portogallo hanno detto apertamente che non mandano nessuna nave, e le navi militari di Spagna e Cina NON hanno scortato le navi della Flotilla!!

    • Invece secondo me quest’azione mette in luce che ciò che sta succedendo è completamente fuori dal Diritto e dalla logica.
      Militari che attaccano navi disarmate che portano cibo a bambini affamati… Se non c’è intento genocida dicano cos’è.

      Comunque non si può più tollerare che uno staterello (armato però fino ai denti di armi proibite) vada in giro a 150 miglia da casa sua a dire chi passa e chi non passa di là.
      Credo che ai popoli del Mediterraneo questa cosa non potrà più passare inosservata: i prossimi chi saranno a farsi buttare fuori di casa dai sionisti??? I ciprioti, i cretesi o magari i siciliani?

  5. Da quello che sta succedendo, le azioni e dichiarazioni del governo italiano sono neglette.
    Mi sento scoraggiato e impotente davanti al dietrofront di chi avrebbe dovuto proteggere i miei connazionali e tanti altri coraggiosi uomini e donne.
    Ma tutti questi politici governanti si domenderanno cosa succederà se queste persone subiranno violenze o se perderanno la vita?
    Come reagirà l’Italia , non codarda, e il resto del mondo?

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