lunedì 3 Novembre 2025

Boicottare Israele: il nuovo libro de L’Indipendente è una guida per passare all’azione

Cosa possiamo fare per fermare Israele e il genocidio in corso a Gaza? Questa la domanda che tutti noi ci siamo fatti in questi infiniti mesi di massacro israeliano all’interno della Palestina occupata, assistendo inerti al silenzio complice dei nostri governi, a cominciare da quello italiano. Il libro “Boicottare Israele, azioni concrete per fermare il genocidio in Palestina” nasce dalla volontà di rispondere a questa domanda, fornendo a tutti una guida semplice, chiara ed esaustiva per sapere come colpire le radici economiche e finanziarie che nutrono i crimini israeliani, e quindi contribuire a fermare l’afflusso di denaro che rende possibile l’occupazione della Palestina e il massacro del suo popolo. Semplici gesti per essere cittadini attivi e non più spettatori, esercitando scelte consapevoli durante la propria quotidianità: quando si fa la spesa, quando si naviga su internet, quando si cerca un hotel per una vacanza o un viaggio di lavoro, quando si fa il pieno all’automobile.

Una guida scritta dalla redazione de L’Indipendente con l’indispensabile collaborazione di BDS Italia – il movimento che coordina a livello nazionale la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro il regime israeliano – e il prezioso contributo di Francesca Albanese (Relatrice speciale ONU sui territori palestinesi occupati) e Omar Barghouti (Difensore dei diritti umani palestinese, cofondatore del movimento BDS e co-vincitore del Premio Gandhi per la Pace 2017), che del libro hanno scritto rispettivamente introduzione e postfazione del testo.

I detrattori spesso sostengono che il boicottaggio non serve. È una bugia studiata per demotivare le persone. A dimostrarlo sono non solo i risultati concreti già raggiunti, che sono dettagliati all’interno del libro, ma soprattutto l’autentico terrore che il governo israeliano ha della campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni: il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato il BDS una “minaccia strategica”, mentre il governo di Tel Aviv ha stanziato milioni di dollari per contrastare il movimento a livello internazionale.

La lista dei prodotti da evitare per sanzionare concretamente le aziende che lucrano sull’occupazione e la rendono di fatto possibile è stata scelta con cura con il prezioso contributo di BDS Italia e della stessa Francesca Albanese che con il suo ultimo rapporto, intitolato Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio, ha contribuito in maniera decisiva a permetterci di individuare i nodi principali del sistema economico che fiancheggia l’occupazione e il genocidio.

È grazie a questa sinergia che abbiamo potuto pubblicare la prima guida completa in lingua italiana dei prodotti da boicottare in solidarietà alla lotta palestinese. L’obiettivo che ci siamo dati è quello di farla circolare il più possibile, rendendola disponibile al prezzo di copertina più basso che ci era consentito al netto dei costi: 9,50 euro, spese di spedizione incluse. Per acquistarla potete visitare questo link, oppure cliccare sull’immagine sottostante. Grazie.

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