I terrazzamenti agricoli della Costiera Amalfitana, modellati nei secoli con la tecnica della pietra a secco e coltivati con limoni, ulivi e viti, sono entrati nel patrimonio mondiale dell’agricoltura. Il riconoscimento, attribuito dal comitato scientifico della FAO nell’ambito del programma GIAHS, porta a 102 i siti globali tutelati, con l’Italia che raggiunge quota tre insieme agli ulivi di Assisi-Spoleto e ai vitigni del Soave. La candidatura, promossa dal Comune di Amalfi, mira a valorizzare un paesaggio unico e a estendere la tutela a tutta la Costiera, rafforzando sostenibilità e difesa idrogeologica.