giovedì 14 Agosto 2025

Il governo dirotta i fondi per le vittime di mafia alle Olimpiadi di Cortina ’26

Il governo Meloni ha deciso di destinare 43 milioni di euro, provenienti dal Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime di mafia, usura e agli orfani di femminicidio, al finanziamento delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Una scelta su cui ha messo il timbro definitivo l’approvazione finale in Parlamento del decreto “Sport”, attraverso cui sono stati stanziati quasi 400 milioni per i Giochi. Le opposizioni avevano presentato emendamenti per chiedere l’utilizzo di fondi alternativi, che sono stati tutti respinti dalla maggioranza. Il governo ha difeso la decisione, affermando che si tratta di un residuo del fondo, che non è stato completamente utilizzato, e che verrà impiegato per gli equipaggiamenti e gli alloggi delle forze di polizia durante le Olimpiadi. Ferma però la condanna delle associazioni antimafia, che parlano di uno «schiaffo» alle vittime.

La norma, contenuta nel decreto “Sport”, prevede che una parte dei costi per la sicurezza olimpica venga coperta con i residui non spesi dal fondo di solidarietà, destinato a risarcire le vittime di crimini violenti e a sostenere gli orfani di crimini domestici. Il decreto ha visto l’approvazione di un budget complessivo di 271 milioni per la sicurezza, ma solo una parte verrà coperta dal Ministero dell’Economia, mentre i restanti 43 milioni derivano appunto dal fondo di rotazione. PD, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra hanno protestato, accusando il governo di mettere a rischio i fondi destinati a persone già vulnerabili. Il governo ha utilizzato una legge del 2012 per attingere ai fondi non spesi, una norma che prevede che le risorse possano essere destinate a «interventi urgenti e indifferibili» e «eventi celebrativi». «Viene trasmesso un messaggio distorto: non viene sottratta alcuna risorsa, è un residuo che viene utilizzato non per spese frivole, ma per equipaggiamenti, alloggi delle Forze di Polizia», ha dichiarato la sottosegretaria Matilde Siracusano, cercando di difendere la decisione dell’esecutivo.

Tuttavia, la giustificazione non ha placato le polemiche. In una nota, l’associazione Libera ha scritto che è «inaccettabile che un fondo nato per proteggere imprenditori e cittadini che si ribellano a racket e usura finisca per finanziare i servizi di ordine pubblico di un grande evento sportivo», evidenziando come l’usura e l’estorsione non siano fenomeni in declino, ma che anzi siano «sempre più diffusi e pervasivi», essendoci dunque urgenza di «un intervento complesso, sociale, culturale ed economico, attento ai contesti locali, che metta a disposizione strumenti di sostegno e campagne di sensibilizzazione per aiutare chi si sente isolato ad affrontare queste minacce». Ancora più dura la reazione de La Tazzina della Legalità, che denuncia come il governo stia tentando di «“minimizzare”, parlando “di “residui” e di “interventi urgenti”, ma tradire le vittime e i collaboratori di giustizia in questo modo significa lanciare un messaggio devastante: “state zitti, denunciare vi costa caro, perché vi lasceremo soli”». «È uno schiaffo alla dignità e alla speranza di chi ha fatto della legalità una missione di vita», conclude l’associazione.

La decisione, secondo molti, rappresenta un ulteriore esempio di come l’evento olimpico, inizialmente presentato come a “costo zero” per l’economia, stia assumendo dimensioni finanziarie enormi, con un deficit patrimoniale che nel 2023 ha toccato i 108 milioni di euro. Tra le varie norme incluse nel decreto “Sport”, infatti, ci sono quelle rivolte a coprire i buchi di bilancio della Fondazione Milano-Cortina per i Giochi. Il provvedimento ha infatti stanziato 328 milioni di euro alla istituzione di un nuovo Commissario per le Paralimpiadi, che avrebbe il compito di «subentrare nei rapporti giuridici della Fondazione». Una formulazione che appare come una scusa per scorporare parte dei costi, dal momento che le Paralimpiadi erano già presenti nel Comitato. A chiarirlo è infatti la relazione tecnica pubblicata dalla Camera dei Deputati che accompagna il decreto, in cui si conferma l’assegnazione di quasi 400 milioni di euro a Fondazione Milano Cortina, proprio grazie alla creazione del commissario per le Paralimpiadi. A quest’ultimo il governo assegna 248 milioni di euro per «la tempestiva realizzazione degli interventi» e altri 79 milioni per «le esigenze di carattere logistico necessarie allo svolgimento delle competizioni sportive». Con i 43 milioni per potenziare la sicurezza attorno alle sedi olimpiche attinti dal fondo di solidarietà, l’esborso complessivo sale a 371 milioni di euro.

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Stefano Baudino

Laureato in Mass Media e Politica, autore di dieci saggi su criminalità mafiosa e terrorismo. Interviene come esperto esterno in scuole e università con un modulo didattico sulla storia di Cosa nostra. Per L’Indipendente scrive di attualità, politica e mafia.

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