martedì 29 Luglio 2025

Cipro, un incendio devastante ha distrutto l’1% del territorio

Nel sud di Cipro, a Limassol, è scoppiato un vastissimo incendio che ha bruciato l’1,3% del territorio. Le fiamme hanno distrutto diverse abitazioni a Souni e Omodos e causato lo sfollamento di migliaia di persone, trasferite in alloggi temporanei. A causa dei roghi si contano due morti, mentre le operazioni di soccorso continuano a pieno ritmo. Il Centro di Eccellenza Eratostene, centro di osservazione terrestre, ha rilasciato un comunicato stampa in cui dichiara che in data 23 luglio l’area colpita risultava pari a 120,7 chilometri quadrati. La stima si basa su dati satellitari ad alta risoluzione acquisiti il 26 luglio.

Secondo l’Agenzia Spaziale Europea, dell’area colpita, circa il 51% è costituito da praterie, il 31% da arbusteti, il 15,5% da aree boschive, mentre l’1,1% corrisponde ad aree residenziali. Il bilancio delle perdite non si limita alla natura: le infrastrutture hanno subito gravi danni, in particolare nel distretto di Limassol, dove le linee elettriche sono state devastate. L’Autorità per l’Elettricità di Cipro (EAC) ha messo in campo un’imponente operazione di ripristino, con 150 operatori che stanno lavorando senza sosta per riparare le reti elettriche danneggiate. «L’EAC ha intrapreso un enorme progetto per riparare i danni nelle aree colpite del distretto di Limassol», ha dichiarato la portavoce Christina Papadopoulou. Gli interventi sono già a buon punto: 240 tralicci e 10 trasformatori sono stati sostituiti, e nove chilometri di cavi aerei sono stati installati per ripristinare l’alimentazione elettrica. Tuttavia, la situazione rimane complessa, dal momento che le aree più danneggiate richiedono l’uso di escavatori speciali per aprire le strade e consentire il passaggio delle attrezzature.

Mentre il lavoro di recupero continua, le comunità locali sono impegnate in un’altra battaglia: quella della gestione dei beni di prima necessità. Centinaia di tonnellate di cibo, vestiario e materiali di soccorso sono stati raccolti in diversi centri, anche se la popolazione ha lamentato la mancanza di un coordinamento efficace da parte della Protezione civile. Nonostante la grande mobilitazione della comunità, la confusione regna ancora sovrana, con alcune zone che non sono riuscite a ricevere aiuti tempestivi. La mancanza di un piano ben strutturato ha portato a una situazione in cui le risorse sono abbondanti, ma mal distribuite, creando un ulteriore ostacolo per chi ha subito la perdita di case e beni. In un contesto caotico in cui abbondano le difficoltà, la solidarietà tra i ciprioti ha brillato nei giorni successivi alla tragedia. Gruppi di volontari, giovani e cittadini comuni si sono attivati per ripulire le strade e aiutare le comunità colpite.

Il governo cipriota ha annunciato misure concrete per sostenere le famiglie colpite. Secondo il presidente Christodoulides, è stato avviato un programma di assistenza economica, che prevede il pagamento di 10.000 euro alle famiglie la cui casa è stata completamente distrutta, con un incremento di 2.000 euro per ogni figlio a carico. Stando agli annunci, le famiglie le cui abitazioni sono state parzialmente danneggiate riceveranno 5.000 euro, con un ulteriore supporto per soddisfare le necessità quotidiane, inclusi vestiti e attrezzature. La distribuzione di questi fondi avverrà non appena il Consiglio dei Ministri approverà le misure proposte.

Nel frattempo, proseguono le indagini in merito alle cause dell’incendio boschivo che ha devastato i villaggi di Limassol. Alla polizia sono state infatti inoltrate informazioni su presunti incendi dolosi. Ad ora non sarebbero stati effettuati arresti in relazione agli incendi, ma alcune persone sarebbero state fermata poiché sospettate di aver saccheggiato proprietà che erano state evacuate a causa dei roghi. Le forze dell’ordine hanno invitato gli abitanti a «farsi avanti» se in possesso di indicazioni su persone che tentano deliberatamente di appiccare incendi.

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Stefano Baudino

Laureato in Mass Media e Politica, autore di dieci saggi su criminalità mafiosa e terrorismo. Interviene come esperto esterno in scuole e università con un modulo didattico sulla storia di Cosa nostra. Per L’Indipendente scrive di attualità, politica e mafia.

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