Tra suicidi e sovraffollamento, le carceri italiane risultano tra le peggiori d’Europa; a rivelarlo sono i dati dell’annuale rapporto dedicato alla situazione carceraria del Vecchio Continente, redatto dal Consiglio d’Europa. Secondo il rapporto, in un solo anno la popolazione carceraria è infatti cresciuta del 7,8%, uno degli aumenti più netti tra i Paesi UE, con una media di 118 detenuti per ogni 100 posti disponibili. Gli unici Paesi con una media più alta di quella italiana sono Slovenia, Cipro e Francia. Il nostro Paese, rivela il rapporto, registra inoltre uno dei tassi più elevati di suicidi in carcere e il secondo dato peggiore in termini assoluti nell’Unione Europea, mentre quasi il 30% dei detenuti condannati deve scontare pene superiori ai 10 anni.
Il rapporto del Consiglio d’Europa è uscito alla fine del 2024, ma è stato aggiornato questo luglio. Il documento fa parte di una serie annuale che riporta dati e tabelle relative alla popolazione carceraria del Vecchio Continente prendendo come data di riferimento il 31 gennaio dell’anno in cui è stato redatto, e compara i nuovi numeri con quelli degli anni precedenti. In generale, l’Italia presenta un indicatore “molto alto”, ossia superiore al 25% rispetto alla media europea, in diverse voci: numero di detenuti stranieri, percentuale di ultracinquantenni rispetto al totale dei detenuti, numero di evasioni, densità della popolazione carceraria, durata media delle detenzioni, e suicidi. Proprio queste ultime tre voci risultano le più allarmanti. Secondo i dati aggiornati, al 31 gennaio 2024, l’Italia contava 60.318 detenuti, circa 102,3 ogni 100.000 abitanti; tra il 2023 e il 2024 il numero di detenuti in relazione alla popolazione è cresciuto di 7,4 unità, per una percentuale pari al 7,8%. Solo Croazia, Malta, Slovenia e Svezia hanno fatto peggio. Le carceri italiane, insomma, sono sovraffollate. La capacità del sistema carcerario italiano è infatti di 51.347 detenuti a fronte di 31.924 celle.
Degli oltre 60mila detenuti italiani nel 31 gennaio, 15.763 erano ancora in attesa dell’ultima sentenza, e di questi 9.348 non erano ancora stati processati. Tra i 44.555 detenuti processati, invece, erano solo 1.499 quelli che dovevano scontare una pena inferiore a un anno; la maggior parte (13.356) è stata condannata a una pena tra i 5 e i 10 anni, e pochi meno (12.019) a oltre 10 anni; di questi ultimi, 2.774 sono stati condannati a 20 anni, mentre 1.878 all’ergastolo. Il dato più allarmante, tuttavia, risulta quello dei suicidi. Nel 2023, l’Italia era il secondo Paese con il più alto numero di suicidi in termini assoluti nell’Unione Europea (dietro solo alla Francia), e il terzo in tutta Europa (dietro al Regno Unito). Quell’anno in Italia si erano tolti la vita 66 detenuti, ma nel 2024 il numero di suicidi è arrivato a 91, il dato peggiore di sempre. Secondo i dati di Ristretti Orizzonti, invece, in questi mesi di 2025, se ne sarebbero verificati 44.
Per risolvere la situazione nelle carcerari italiane, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha suggerito un possibile indulto per 10.105 detenuti condannati per reati minori. Una simile misura era stata suggerita anche dal Garante dei detenuti – che aveva tuttavia ipotizzato l’estensione di un possibile indulto a circa 16mila persone. Il Garante, tuttavia, non si era limitato ad avanzare l’idea di liberare parte della popolazione carceraria, ma aveva sottolineato anche la necessità di interventi strutturali per migliorare le condizioni di vita dei detenuti italiani, come il diritto ad accedere ai colloqui intimi, l’apertura delle celle durante il giorno, e la garanzia dell’ora d’aria tutti i giorni evitando le ore di caldo cocente (tra le 13 e le 15).
Paese Fascista e Criminale condannato persino dai Nazisti dell’UE, che da buoni Nazisti compagni di merende dei Fascisti nostrani, fingono di credere che siano tutti suicidi quando probabilmente una buona parte sono criminali rese dei conti, che resteranno impunite.
ma liberiamoli tutti così il problema è risolto no? anzi meglio ancora aboliamo proprio i tribunali (sai quanti soldi risparmiati) e quante braccia in più per i campi…