È iniziato questa mattina all’alba lo sgombero da parte della polizia del bosco di Ca’ Alte e Lanerossi, a Vicenza, dove era stato installato il presidio permanente degli attivisti contro gli espropri di boschi e case per la costruzione della linea ad alta velocità. Il bosco è occupato ormai da un anno dai cittadini, che intendevano così difendere le zone verdi dalle ruspe. Oggi sarebbero dovuti iniziare i lavori di sgombero: il cantiere interessa un’area di circa 177 mila metri quadrati di territorio e prevede lo sfratto di 200 famiglie. Il piano per l’alta velocità a Vicenza, dal valore di circa 1,82 miliardi di euro, rientra nel più ampio progetto della linea ad alta velocità/capacità Verona-Padova; la tratta vicentina prevede lavori su 6,2 chilometri all’interno della città, lungo i quali verrebbero abbattuti decine di edifici e intere aree verdi, come lo stesso bosco Lanerossi.
I poliziotti hanno portato via attivisti e attiviste che si erano incatenati ai cancelli di ingresso del bosco, mentre quelli che si trovavano all’interno, su di piattaforme sopraelevate costruite sugli alberi, sono stati fatti scendere dai vigili del fuoco mediante un camion con braccio. Successivamente, le piattaforme sopraelevate sono state abbattute per mezzo di una ruspa, mentre la polizia in assetto antisommossa ha respinto con gli idranti gli ultimi attivisti rimasti a presidiare l’area. Una volta concluse le operazioni di sgomebro, molti di loro sono comunque rimasti all’esterno del bosco, per dare segnale alle forze dell’ordine che la resistenza contro gli sgomberi e l’abbattimento degli alberi non si sarebbe fermata. Secondo quanto denunciano gli attivisti, nel primo pomeriggio uno di loro si trovava ancora in cima a un cedro all’interno del bosco, uno dei primi alberi che avrebbero dovuto essere abbattuti dalle ruspe.
Il Progetto Av/Ac Verona-Padova 2° lotto “Attraversamento di Vicenza” prevede il raddoppio dei binari sulla linea Milano-Venezia, inclusi i tratti che attraversano il centro abitato della città veneta. Per la realizzazione del piano per l’alta velocità sono previste diverse demolizioni abitative, soprattutto nei quartieri di San Lazzaro, San Felice e Ferrovieri, tra i più popolosi di Vicenza, per un totale di circa 62.316 metri quadri di superficie. L’opera andrà a modificare 6,2 chilometri di tratto con annessi interventi all’intera viabilità nella parte ovest della città, fino alla stazione ferroviaria nel centro storico. Le proteste contro l’opera si sono intensificate da maggio dell’anno scorso, quando il bosco Lanerossi è stato occupato dai collettivi che si oppongono alla sua distruzione. Gli attivisti hanno organizzato performance, proiezioni, attività per bambini e momenti di condivisione collettiva, con l’obiettivo di fare luce sulle criticità del progetto e sull’impatto ambientale dell’opera.