Il bonifico è stato effettuato: 52.209,00 euro sono partiti ieri, 4 luglio, dal conto corrente de L’Indipendente a quello della Al-Awda Health and Community Association. Sono il risultato della straordinaria risposta dei nostri lettori all’iniziativa che abbiamo lanciato nella settimana tra il 16 e il 22 giugno, periodo nel quale il 100% dei proventi generati dai nuovi abbonamenti sottoscritti al nostro giornale sono stati donati per salvare vite tra la popolazione di Gaza. L’Al-Awda è infatti un’organizzazione non governativa e senza scopo di lucro di medici palestinesi, che gestisce due degli ultimi ospedali ancora operativi nella Striscia di Gaza.
In questa operazione abbiamo promesso dall’inizio la massima trasparenza, quindi abbiamo deciso di pubblicare tutti i documenti relativi alla donazione. La ricevuta del bonifico effettuato (visibile a questo link) e la lettera di ringraziamento firmata dal direttore generale della struttura, Rafat Al Majdalawi, con tanto di preventivo di spesa (visibile a questo link).
Secondo quanto specificato dal direttore generale della struttura, il contributo versato da L’Indipendente «contribuirà a coprire il costo di un’unità laparoscopica per l’ospedale Al-Awda di Al-Nuseirat, che sarà acquistata sul mercato locale. L’aggiunta di questa apparecchiatura essenziale migliorerà significativamente la nostra capacità di fornire servizi diagnostici e contribuirà a migliorare i servizi di intervento terapeutico, attualmente scarsi e urgentemente necessari. Grazie a questo dispositivo, saremo in grado di ripristinare questi servizi essenziali, fondamentali per migliorare la diagnosi e il livello di recupero, contribuendo a ridurre le complicanze chirurgiche. Si prevede che, una volta ripristinati, 50 pazienti al mese beneficeranno direttamente di questi servizi».
I due ospedali gestiti da Al-Awda – quello di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, e l’Al-Awda Field Hospital 1 a Gaza City – sono tra le pochissime strutture ancora operative per la gestione delle emergenze mediche e chirurgiche, in un contesto in cui il 94% degli impianti sanitari è stato distrutto o danneggiato dai bombardamenti israeliani. La loro presenza non è soltanto importante: è vitale. Circa 60 medici e decine di infermieri operano ogni giorno nelle strutture di Al-Awda, offrendo cure a centinaia di pazienti. Inoltre il centro di Nuseirat è inoltre l’unica struttura nel centro della Striscia con reparti di ostetricia e ginecologia ancora attivi, dove ogni giorno si svolgono fino a 50 parti.
Come abbiamo sempre affermato, per noi fare giornalismo significa anche provare a incidere sulla realtà, contribuendo a migliorarla. Il traguardo raggiunto ci rende doppiamente orgogliosi: da un lato, perché dimostra che il giornalismo può avere un impatto concreto, anche contribuendo a salvare vite di donne, bambini e uomini di Gaza; dall’altro, perché conferma quanto sia straordinaria la nostra comunità di lettori, che in questa settimana si è unita in una gara di solidarietà capace di far segnare di gran lunga il nostro record assoluto di abbonamenti.
Nel ringraziare tutti i nostri lettori, non ci resta che condividere le belle parole dedicate a voi dal direttore generale di Al-Awda: «Considerata l’emergenza in corso e la crescente pressione sul sistema sanitario di Gaza, il vostro sostegno arriva in un momento cruciale (…) ed esprime la vostra profonda solidarietà umanitaria con la popolazione della Striscia di Gaza, in particolare con i suoi pazienti e i feriti, nel mezzo della guerra di genocidio in corso contro la Striscia di Gaza dal 7 Ottobre 2023. Grazie ancora una volta per essere stati al nostro fianco in questi tempi difficili e per aver contribuito alla resilienza e alla sostenibilità dei servizi sanitari nella Striscia di Gaza».