Decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Belgrado ieri sera per chiedere elezioni anticipate, dopo mesi di proteste innescate dal crollo della stazione ferroviaria a Novi Sad che ha provocato la morte di 16 persone nel novembre 2024. Le mobilitazioni, guidate soprattutto da studenti, denunciano corruzione e negligenza nei progetti pubblici. Secondo un gruppo indipendente, i manifestanti erano circa 140mila. Ci sono stati scontri con la polizia, alcuni arresti e almeno un agente ferito. Il presidente serbo Vučić ha respinto le richieste di elezioni, accusando i manifestanti di fomentare disordini su influenza straniera, senza però fornire prove.