Il parlamento della Lettonia ha approvato una legge che vieta a deputati e funzionari pubblici di recarsi in Russia e Bielorussia, Paesi confinanti, per motivi di sicurezza. Il divieto coinvolge anche diplomatici, giudici e chi ha accesso a segreti di Stato o infrastrutture critiche. Sono previste eccezioni per compiti ufficiali o circostanze particolari, come funerali. Per chi viola la norma è previsto il licenziamento. Come riferito dal presidente della Commissione per la sicurezza nazionale, Ainars Latkovskis, la misura nasce dall’aumento, negli ultimi due anni, dei tentativi di reclutamento da parte dei servizi segreti russi e bielorussi.